PALERMO- Acque agitate in Futuro e libertà alle prese con la compilazione delle liste per le Politiche. Il partito di Fini, dopo essere rimasto fuori dall’Assemblea regionale, tenta il rilancio correndo insieme a Mario Monti. Ma gli aspiranti deputati e senatori sono troppi e i posti pochi. I finiani avrebbero sperato di piazzare in un posto “blindato” nel listone unico al Senato il leader Carmelo Briguglio. Ma fin qui, l’operazione non sarebbe andata a buon fine. I primi posti del listone montiano, infatti, sono prenotati da Udc e Scelta civica, e dovrebbero vedere in pole position lo stesso Pierferdinando Casini, Benedetto Adragna e forse lo stesso Gianpiero D’Alia se il leader dell’Udc siciliana non correrà alla Camera.
A questo punto, Briguglio dovrebbe correre per la Camera, forse capolista nella “sua” Sicilia orientale. Resterebbe solo un altro posto appetibile, quello da capolista alla Camera in Sicilia occidentale. Una casella ambita dai tre deputati regionali uscenti, il palermitano Alessandro Aricò, il trapanese Livio Marrocco e l’agrigentino Luigi Gentile. Ma c’è anche un altro superbig del partito in corsa, cioè Fabio Granata, che sarà certamente alla testa di una lista. E a quanto pare, al momento, se i finiani non troveranno un buon posto nella lista del Senato, i due capilista nelle circoscrizioni siciliane saranno proprio Granata e Briguglio.
Un quadro che ovviamente crea malumori soprattutto nella Sicilia occidentale, che resterebbe tagliata fuori dalla rappresentanza parlamentare. Oggi sono in programma altre riunioni romane per trovare una soluzione. Carmelo Briguglio, intanto, invita tutti, giornalisti inclusi, a portare pazienza: “Non c’è niente di deciso ancora, alle liste sta lavorando Fini in prima persona, dopo avere ricevuto la delega dal consiglio di presidenza. Ne abbiamo fatte tante di elezioni, non vedo grossi problemi”.
