18 Maggio 2013, 18:05
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PALERMO – Aveva colpito un giovane di 23 anni con un martello, facendolo finire a terra e continuando ad infierire contro di lui sferrando calci e pugni. L’aggressione si era verificata il 30 aprile in via Torino, in un internet point a pochi metri dalla stazione centrale, dove sia la vittima che Marco Landino, 29 anni, si recavano frequentemente. I due però non si conoscevano, non si erano mai rivolti la parola pur essendosi visti più volte. Il 29enne è finito in manette: i poliziotti hanno eseguito l’arresto emesso dal gip del Tribunale di Palermo, Marina Petruzzella.
Il primo maggio scorso, d’altronde, Landino – che in Germania ha dei precedenti per violenza sessuale – era stato fermato nella zona del Politeama con uno zaino che conteneva dei coltelli. Le indagini per rintracciarlo erano partite dai suoi profili Facebook: quelli che sotto falso nome colleziona sul noto social network, in cui non mancano frasi ambigue e numerosissime foto proprie, scattate all’interno degli internet point.
Landino, che risulta essere senza fissa dimora, è accusato di lesioni personali aggravate: quel giorno avrebbe colpito la sua giovane vittima dopo avere intravisto che stava navigando su un sito dai contenuti omosessuali. E, mentre sferrava calci e pugni, lo avrebbe insultato più volte pronunciando frasi omofobe. “Gay, esci subito da quella pagina che stavi guardando su internet”, avrebbe detto prima di colpire il ragazzo, che lavora in un pub del centro storico della città.
Poi la violenza, le urla degli altri clienti dell’attività commerciale e la fuga: quando è arrivata la polizia, infatti, il ventinovenne se l’era data a gambe levate per le strade circostanti. Poco prima, ad intervenire in difesa del giovane aggredito, erano stati alcuni passanti, che hanno in questo modo evitato il peggio. Il ragazzo finì in ospedale con una grossa ferita alla nuca: sette i giorni di prognosi, oltre a quattro punti di sutura e tanta paura.
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18 Maggio 2013, 18:05