Cronaca

Martoriato per meno di 300 euro: l’orrore dell’omicidio rivive in aula

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05 Ottobre 2021, 19:11

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CATANIA – Solo leggendo il capo d’imputazione vengono i brividi. Ma già l’orrore lo avevano vissuto attraverso una finestra i residenti di via Delle Formiche. Il corpo dell’anziano Nunzio Nicotra è stato martoriato con un coltello a serramanico al tronco, al dorso, alle spalle, al cuore, alla schiena, al collo e alla testa. Tutto per meno di 300 euro. Un omicidio efferato quello commesso da Agatino Gemma, reo confesso, il 30 aprile scorso al rione Cappuccini di Catania. 

L’ex agente penitenziario ha già avuto guai con la giustizia. Nel 2006 è stato accusato di aver ucciso una prostituta nigeriana sempre per accoltellamento. Ma nel suo passato ha avuto anche problemi psichici. E infatti il prossimo 14 ottobre si svolgerà l’incidente probatorio per gli esiti della consulenza sulla sua capacità di intendere e di volere nel momento del fatto e anche sulla sua capacità di stare in giudizio. Cioè di affrontare il processo che si è aperto oggi davanti alla prima sezione della Corte d’Assise di Catania, presieduta da Sebastiano Mignemi.

Per Gemma è stato emesso un decreto di giudizio immediato. Già quando i poliziotti della Squadra Mobile di Catania lo hanno fermato ha confessato l’omicidio. Poi davanti al gip, in sede di convalida è rimasto in silenzio. Oggi si è svolta la prima udienza e sono state affrontate le questioni preliminari. Il difensore, l’avvocato Luca Andolina, ha nuovamente reiterato la richiesta di giudizio abbreviato previa interlocuzione con la pm Anna Maria Ciancio sulla rinuncia dell’aggravante dei futili motivi. Ma il sostituto procuratore non ha ritenuto vi fossero i termini per far cadere l’aggravante e quindi ha confermato la contestazione. A questo punto la Corte d’Assise ha ritenuto inammissibile l’istanza di abbreviato. Su richiesta del difensore, l’ordinanza di inammissibilità è stata depositata tra gli atti del processo. Con il consenso di tutte le parti, è stata invece accolta la richiesta di acquisire – tranne qualche documento – l’intero fascicolo dell’inchiesta nel procedimento. Un modo anche per snellire il dibattimento. 

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Accolte tutte e cinque le costituzioni di parte civile: la figlia della vittima Eugenia, assistita dall’avvocato Milena Tiziana Patania, i fratelli del defunto Antonino e Domenica, assistiti dall’avvocato Gaetano Rizzo, Giuseppe, assistito dall’avvocato Claudio Gurrieri, e Lucia Giovanna, assistita dall’avvocato Antonella Bannò. “L’obiettivo delle parti civili è restituire giustizia ai congiunti della vittima”, commenta l’avvocato Rizzo. 

Il processo è stato rinviato al prossimo 18 novembre. In quella data sarà data lettura anche delle conclusioni del consulente, acquisite nel corso dell’udienza dell’incidente probatorio, per definire la capacità d’intendere e di volere e di stare in giudizio di Agatino Gemma. 

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05 Ottobre 2021, 19:11

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