15 Novembre 2015, 13:41
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MESSINA – La premessa è d’obbligo: non è stato un bel derby. Messina e Catania tornano ad affrontarsi al San Filippo dopo 8 anni, erano i tempi della massima serie. Al San Filippo accorrono quasi in ventimila per sostenere i giallorossi, ma non basta la spinta del pubblico per consentire ai padroni di casa d’avere ragione d’un Catania, apparso sotto il profilo tecnico una spanna sopra il Messina. E’ pur vero che Di Napoli ha dovuto inventarsi il reparto offensivo per via delle assenze pesanti di Tavares e Gustavo, mentre in avanti ha dovuto schierare Padulano, al rientro dopo più di un mese d’assenza per l’infortunio di Pagani. La gioia dei tifosi di casa per il ritorno del derby col Catania è sferzata dal dolore per le stragi di Parigi, la gara è preceduta dal cordoglio espresso dal presidente del Messina, Natale Stracuzzi, e da un minuto di silenzio seguito dall’inno francese.
La partita, come detto, ha tradito le aspettative della vigilia, al punto che tutto le emozioni si sono concentrate nel primo tempo, quando le due squadra hanno prodotto il massimo dello sforzo. Nella ripresa solo sbadigli, per capire come la partita sia stata spezzettata basta sommare i recuperi concessi dal direttore di gara: 4’ nel primo tempo e 5’ nella ripresa. L’avvio di gara vede una leggera supremazia degli entnei, capaci di presentarsi da subito dalle parti di Berardi: la prima conclusione è di Russsotto con una conclusione dalla destra scagliata da fuori area, ma il portiere del Messina è ben piazzato e blocca in tuffo alla sua sinistra. Sul capovolgimento di fronte, l’azione propizia capita fra i piedi di Cocuzza ben servito dentro l’area da Baccolo, il tiro dell’attaccante in spaccata viene deviato dal portiere Bastianoni, poi la difesa rossazzurra libera. Al 9’ mister Pancaro deve fare a meno dell’attaccante Russotto, uscito in barella per una distorsione al ginocchio, al suo posto la torre Plasmati. L’azione più pericolosa degli ospiti al 14’: Calderini raccoglie un assist di Plasmati al limite dell’area, incoccia di sinistro in maniera magistrale, ma trova sulla sua strada Berardi che si supera in tuffo. Sulla respinta del portiere spreca in malo modo lo stesso Plasmati.
Il pericolo corso dal Messina induce Di Napoli a richiedere ai suoi maggiore contenimento in mezzo al campo; Baccolo fa quella che può, ma sul piano tecnico a centrocampo il divario è evidente. Il Messina bada a difendere, ma quando può punge in avanti cercando fortuna sulle fasce: e proprio da un cross di Giorgione Cocuzza spreca un’azione ghiotta, la sua conclusione in spaccata a pochi passi dalla porta finisce alta sulla traversa. I padroni di casa prendono coraggio, al punto che al 40’ Parisi tenta il gol della domenica con una delle sue staffilate dai 30 metri: il sinistro è perfetto, ma Bastianoni respinge in tuffo alla sua sinistra di pugni. In pieno recupero, ancora Messina con Fornito che cerca il gol da fuori area, il tiro è perfetto, altrettanto la respinta del portiere ospite. Il primo tempo finisce a reti inviolate.
Il secondo tempo è stato da sbadigli, i quasi ventimila hanno faticato a tenere le palpebre degli occhi aperte perché le due squadre hanno tirato di fatto i remi in barca. La prima azione degna di nota al 20’ con il centrocampista Giorgione che impegna Bastianoni con un tiro-cross dalla destra d’attacco. Al 24’ sussulto del Catania: Calil tenta il “colpo dello scorpione”, la conclusione di tacco si spegne a lato di pochissimo. Da annotare il cross perfetto di Parisi. Inizia il valzer dei cambi con Di Napoli che cerca di dare maggiore freschezza in avanti: Zanini rileva Baccolo, mentre Salvemini rileva Padulano. La musica non cambia. Dopo 5’ minuti di recupero si chiude uno dei derby più brutti di sempre.
Messina-Catania 0-0
Messina: Berardi, Palumbo, De Vito, Baccolo (62′ Zanini), Martinelli, Parisi, Fornito, Giorgione, Cocuzza, Barraco (90′ Russo), Padulano (70′ Salvemini). A disposizione: Addario, Biondo, Barilaro, Frabotta, Burzigotti, All. Di Napoli
Catania: Bastianoni, Parisi, Nunzella, Musacci (54′ Russo), Pelagatti, Bergamelli, Calderini, Agazzi, Calil, Scarsella, Russotto (9′ Plasmati) (83′ Rossetti). A disposizione: Ficara, Ferrario, Bacchetti, Garufo, Sessa, Lulli Barisic, Di Grazia, All. Pancaro
Arbitro: sig. Carlo Amoroso della sez. di Paola
Guardalinee: Paolo Bernabei e Alfonso Nunziata di di Tivoli e Torre Annunziata
Note: spettatori 18.450. Ammoniti: Calil (C), Parisi (M), Pelagatti (C), Russo (M), Agazzi (C). Recuperi 4’/5′.
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15 Novembre 2015, 13:41