13 Febbraio 2024, 10:18
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PALERMO – Pranzi, cene e regali. Nella contabilità di Matteo Messina Denaro ci sono parecchie uscite collegate alla famiglia Luppino. Non solo gli appunti, anche i cellulari hanno fatto emergere l’esistenza del rapporto confidenziale. Stamani il blitz, in carcere sono finiti Antonio e Vincenzo Luppino.
Il cognome non compare mai esplicitamente, la ‘nciuria (il soprannome) sì. Martina Gentile, la figlia della maestra e amante del latitante, Laura Bonafede, ad esempio, aveva registrato il numero di Vincenzo Luppino alla voce “Vincenzo Lu Mustusu”. Andrea Bonafede, altra pedina della rete di protezione del capomafia, aveva memorizzato il contatto di Antonino Luppino, l’altro fratello arrestato, come “Nino Luppino Mustuso”.
E poi ci sono gli appunti trovati dai carabinieri del Ros nel covo di vicolo San Vito, ultima dimora del boss da uomo libero. In particolare alcune note spese in cui compariva la parola “Mustang”. Gennaio 2016 (“Mustang fio”): probabilmente si tratta dell’acquisto dei fiori per commemorare la morte della moglie di Giovanni Salvatore Luppino, padre dei due arrestati e autista del padrino (avvenuta il 24 gennaio 2016).
Settembre 2021 (“Mustang ristor”): erano andati a cena fuori per festeggiare il compleanno di Antonio Luppino, nato il 9 settembre. Dicembre 2021 (“Mustang rega”): regalo ad un componente della famiglia Luppino nata il 24 dicembre. Ed ancora: aprile 2022 (“Mustang cen”): altra cena, stavolta per il compleanno di Vincenzo Luppino che ricorre il 6 aprile. Insomma, emerge ancora una volta, che Messina Denaro ha condotto per anni una vita normale. E nella sua normalità la presenza dei Luppino era una costante.
La parola “Mustang” compare accanto a delle cifre, in alcuni casi superiori a mille euro. Risalgono al 2017, anno di regali da parte del latitante che, già prima di ammalarsi, aveva un rapporto privilegiato con i Luppino.
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13 Febbraio 2024, 10:18