Messina Denaro, il trasloco e i saluti a Natale: arrestati i fratelli Luppino - Live Sicilia

Messina Denaro, il trasloco e i saluti a Natale: arrestati i fratelli Luppino

Sono i figli dell'autista del capomafia deceduto

PALERMO – Dopo il padre, e autista di Matteo Messina Denaro, finiscono in carcere anche i figli. Antonino e Vincenzo Luppino, di 30 e 35 anni, sono stati arrestati dai carabinieri del Ros, del comando provinciale di Trapani e dai poliziotti del Servizio centrale operativo. Le accuse contestate sono favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena. “Siamo solo dei lavoratori”, disse Vincenzo Luppino ai giornalisti il giorno che andarono a perquisire casa sua. L’ordinanza di custodia cauteare è firmata dal giudice per le indagini preliminari Alfredo Montalto.

Vincenzo Luppino

I fratelli Luppino avrebbero fatto parte della rete di fedelissimi che ha protetto la latitanza del capomafia e gli ha consentito di gestire affari e potere. Si sono occupati di ogni sua necessità: dal procurargli una sim per le comunicazioni riservate all’acquisto del piatto doccia per il covo.

“I Luppino come i Bonafede”

I Luppino avrebbero puntellato il lavoro di un altro nucleo familiare, i Bonafede. Non è un caso che la madrina di battesimo dei fratelli Luppino sia stata Laura Bonafede, amante di Matteo Messina Denaro e custode dei segreti del capomafia. Il padre Giovanni Salvatore (per lui la Procura di Palermo ha chiesto una condanna a 14 anni e 4 mesi per mafia) è l’uomo che ha accompagnato Messina Denaro alla clinica “La Maddalena” la mattina dell’arresto, il 16 gennaio dell’anno scorso quando sono stati bloccati dai carabinieri del Ros. Nel corso del suo interrogatorio Luppino aveva negato di conoscere la maestra Bonafede, ma è stato smentito dalla storia del battesimo dei figli.

I bonifici

Le indagini si sono concentrate anche sui figli e sull’impresa agricola di famiglia che gestiscono a Campobello di Mazara. La finanza ha scoperto che nel 2017 e 2018 dai conti correnti di Antonino Luppino sono partiti bonifici in favore di Laura Bonafede per oltre 80 mila euro.

Per almeno quattro anni, dal 2018 al 2022, i fratelli Luppino sono stati vicini di casa del padrino che viveva nell’appartamento al civico 260 di vicolo San Giovanni, messogli a disposizione dal geometra Andrea Bonafede. Non è stata una scelta casuale. Secondo il procuratore dei Palermo, Maurizio de Lucia, l’aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Piero Padova, la vicinanza con i Luppino era strategica.

Dalla sim al trasloco

Dalle indagini sarebbe emerso che i fratelli Luppino hanno accompagnato Messina Denaro alla clinica La Maddalena il 4 maggio 2021, quando si è sottoposto a un intervento chirurgico, lo hanno scortato al rientro a Campobello di Mazara una settimana dopo le dimissioni, hanno custodito l’Alfa Romeo Giulietta con cui il latitante se ne andava in giro, si sono occupati della ristrutturazione del nuovo e ultimo covo in vicolo San Vito, del trasloco e della custodia dei mobili.

La staffetta di Natale

C’è un episodio che cristallizza il livello di fiducia che Messina Denaro nutriva per i Luppino, padre e figlio. A Natale 2022 il padre fece da staffetta con il furgone del figlio alla macchina del capomafia che transitò nel giro di pochi minuti davanti all’abitazione di Franca Alagna, la donna che lo ha reso padre di Lorenza, e delle sorelle Giovanna e Bice. Il loro passaggio è stato ricostruito dall’analisi delle telecamere piazzate a Castelvetrano.

Infine ci sono gli scritti trovati nell’ultimo covo del padrino deceduto lo scorso settembre. Il riferimento ai Luppino si ripete spesso.


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