Messina-Ischia sempre nel mirino | Le puntate in mano a Impellizzeri

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26 Giugno 2015, 16:42

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MESSINA – Al peggio non sembra esserci davvero mai fine, almeno per i tifosi del Messina che vedono la propria dirigenza implicata nell’inchiesta “Treni del Gol”. Dopo gli avvisi di garanzia al patron Pietro Lo Monaco, all’amministratore delegato Alessandro Failla e al direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, voci vicine al massimo dirigente peloritano parlano di un Lo Monaco sereno e sicuro di poter chiarire la scabrosa vicenda. La Gazzetta del Sud intanto stamani ha pubblicato le intercettazioni che avrebbero in mano gli inquirenti per dimostrare la “combine” per Messina-Ischia del 18 aprile scorso, terminata sul risultato di 1-1. In questo caso però entra in scena uno dei personaggi “clou” dell’inchiesta, ovvero quel Gianluca Impellizzeri socio maggioritario della “Bet Pro Sicilia Srl”, che la sera prima del match del San Filippo aspettava in modo concitato la conferma di una “bomba pazzesca”.

Una volta avuta la conferma, lo stesso Impellizzeri avrebbe messo in moto il meccanismo, rendendo partecipi persone a lui vicine, proprio sulla possibilità che la gara in questione terminasse con l’Ischia avanti alla fine del primo tempo, e poi con il Messina in grado di pareggiare nella ripresa, come poi di fatto è avvenuto. Un linguaggio comunque abbastanza cifrato e criptico, molto meno esplicito se confrontato con quello di altre intercettazioni, ma che basta e avanza per finire nel mirino della Procura Federale, in un meccanismo come quello della Giustizia Sportiva in cui gli “imputati” devono dimostrare la propria innocenza. Inoltre c’è va considerato il fatto che, nella partita incriminata, il Messina stesso abbia fatto ben poco per portare a casa i 3 punti dopo il gol del pareggio di Corona: un elemento che è subito divenuto oggetto d’analisi in sala stampa con i tesserati nell’immediato dopo gara.

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Tornando alle intercettazioni, colpiscono alcune conversazioni tra i Lo Monaco con Failla e Ferrigno che avrebbero discusso di un giocatore che avrebbe fatto prima “quattro” poi “Un assist” per un totale di “cinque”. Come anche insospettisce una conversazione tra lo stesso numero 1 giallorosso con il figlio Vincenzo, invitandolo a non recarsi allo stadio ad assistere all’incontro per poi essere informato sull’andamento della partita, in modo particolare sull’esito del primo tempo.

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26 Giugno 2015, 16:42

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