07 Settembre 2014, 10:42
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PALERMO – Quello schianto terribile ha trasformato un tratto di via Messina Marine in un inferno. Una delle auto è andata distrutta, trasformata in un groviglio di lamiere ha letteralmente intrappolato i ragazzi che vi erano a bordo. Uno scontro frontale che è costato la vita ad un giovane palermitano, Carlo Ruvolo, 22 anni, che si trovava sulla Peugeot con altre due persone. L’auto viaggiava in direzione di Ficarazzi, ma una volta superato il Bar del Bivio si è schiantata contro una Land Rover su cui c’erano tre passeggeri.
L’impatto si è rivelato violentissimo: erano da poco trascorse le 3 di notte quando i residenti della zona sono stati svegliati dallo schianto. Chi è sceso in strada per capire cosa fosse successo racconta il frastuono dei vetri infranti, le urla di chi si trovava a bordo dei due mezzi e non riusciva a divincolarsi nonostante si agitasse con forza. Ma Ruvolo non si muoveva. Le ferite interne si sono immediatamente rivelate gravissime ed i soccorsi arrivati sul posto non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte. Ad avvisare il 118, i vigili del fuoco e la polizia municipale sono stati i carabinieri che si sono trovati di fronte alla scena agghiacciante.
Il 22enne è stato estratto dall’abitacolo della Peugeot dai pompieri, così come gli altri due ragazzi che viaggiavano con lui. Questi ultimi e i feriti della Land Rover sono stati trasportati al Buccheri La Ferla e al Policlinico e, proprio in ospedale, saranno eseguiti i test alcolemici e tossicologici a chi si trovava alla guida. Non poche, infatti, le difficoltà riscontrate dagli uomini della sezione Infortunistica della polizia municipale che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Basti pensare che il tratto di strada in cui è avvenuto lo schianto è rimasto chiuso al traffico fino alle 9 di stamattina, provocando lunghe code d’auto. Nel frattempo, il quartiere in cui Carlo Ruvolo era nato e cresciuto è sotto choc.
Nella zona di via Montalbo, dalle parti di via Montepellegrino, erano in tantissimi a conoscere il giovane rimasto ucciso nell’incidente. “Come potremo accettare quello che ti è successo? – Scrive Maria Rosaria sulla pagina Facebook del ragazzo – come riusciremo a continuare a vivere senza la tua allegria?”. Tra chi lascia un pensiero al giovane Carlo, anche chi, ieri, aveva trascorso un po’ di tempo con lui: “Non riesco a credere che fino a poche ora prima eravamo stati insieme ed avevamo fatto quattro chiacchiere”, scrive Cetty. “So soltanto che non ci sono parole – aggiunge Francesco – tu sei l’ennesimo angelo della nostra zona che vola in cielo. Siamo tutti sotto choc”.
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07 Settembre 2014, 10:42