13 Marzo 2015, 15:28
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MESSINA – I risultati prima di tutto, attraverso un gioco pratico ed efficace utile per ricreare l’entusiasmo. Questo è il credo di Nello Di Costanzo, che ritrova la panchina giallorossa a distanza di sette stagioni, cioè da quella salvezza tranquilla raggiunta in Serie B nel 2007/08 subito prima del fallimento. Ovviamente la sconfitta con il Melfi ha dato il colpo di grazia al morale di un gruppo già fortemente provato, ma Di Costanzo vuole portare una ventata d’aria nuova, questa per lui la sfida più affascinante: “Anche quando venni nel 2007 c’era sfiducia, si veniva da due brutte annate in massima serie – ha commentato – adesso trovo una società fatta di professionisti competenti che conoscono il mondo del calcio e la Lega Pro. Comprendo che in questo momento ci sia sfiducia, preoccupazione e tristezza nei ragazzi ma bisogna capre che basta un successo e le cose possono volgere in modo inaspettatamente positivo”. Di Costanzo eredita da la peggior squadra del girone di ritorno, appena 5 punti, e la difesa più perforata della categoria con ben 46 gol al passivo. Proprio il recupero della solidità difensiva è il primo obbiettivo del tecnico nativo di Acerra: “A chiunque piacerebbe vincere giocando in modo spumeggiante – ha commentato – con il passare del tempo mi sono accorto che ciò che conta sono i risultati, quindi aspettatevi una squadra dedicata alla causa anche perché per una squadra con il morale sotto i tacchi è fondamentale non subire gol. Foggia? Ho già tutto in testa”.
L’esonero di Grassadonia è stato un atto necessario, logica conseguenza di una situazione ormai sfuggita di mano all’ex tecnico: “Non è nel DNA di questa società esonerare gli allenatori – ha dichiarato il Patron Pietro Lo Monaco – ma si vedeva che Grassadonia reputasse ormai conclusa la sua esperienza qui con noi. Stiamo attraversando una stagione difficile, più d quanto ci aspettassimo alla vigilia nonostante l’obiettivo sia sempre stato la salvezza”. Infine ha preso la parola anche il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, che ha confermato come dopo le rassicurazioni a seguito della sconfitta con il Melfi, lo stesso Grassadonia reputasse ormai giunta al capolinea la sua esperienza in riva allo Stretto.
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13 Marzo 2015, 15:28