PALERMO – “Le urne non ci hanno premiato, ma se si crede in un progetto lo si deve portare avanti comunque”. Gianfranco Miccichè commenta con spirito sportivo il risultato poco entusiasmante delle rune. L’uomo del 61 a 0, lo storico leader dei berlusconiani siciliani, rimane per la prima volta fuori dal Parlamento. L’obiettivo del 3 per cento su base regionale per Grande Sud è rimasto un miraggio. Il movimento arancione, che nelle ultime settimane ha perso pezzo dopo pezzo una lunga teoria di leader locali, è fermo intorno all’uno per cento a circa quattro quinti dello spoglio del Senato in Sicilia. Solo pochi mesi fa, alle regionali, aveva superato il 6.
“Non ho nessun rammarico – ha aggiunto Miccichè – per la mancata elezione. Sono contento per tutto ciò che ho fatto in politica. Non posso che fare i complimenti al presidente Berlusconi, che in due mesi è riuscito a non far vincere la sinistra”. Anche a livello nazionale Grande Sud è rimasto molto lontano dallo sbarramento. A un terzo dei voti scrutinati, i miccicheiani si aggirano intorno allo 0,3 per cento. Solo in Calabria, la lista ha superato quota 3.
