Micciché: “Garibaldi? Un assassino”| Renda: “Ignoranza colossale”

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08 Giugno 2010, 12:45

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Garibaldi? Altro che eroe dei due mondi: era un assassino e uxoricida. Parola di Gianfranco Micciché, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, che in un intervista al quotidiano online Siciliaoggi.net sostiene che “Garibaldi era chiamato eroe dei due mondi perché dovette scappare dall’Italia in quanto ricercato per omicidio. Arriva in un Paese Sudamericano, viene processato e condannato per un altro omicidio, scappa in un altro Paese, anche qui viene condannato per furto con il taglio dell’orecchio. Ecco perché i capelli gli coprivano le orecchie. Era un assassino ed era un ladro”. “Eroe di cosa? – prosegue – Per scrivere la storia di Garibaldi vengono chiamati quattro romanzieri coordinati da Alessandro Dumas, i quali hanno il compito di inventarne la sua storia. Alcune carte dell’epoca dicono poi che Anita l’ha ammazzata lui. La strangola in un viaggio in mare nei pressi di Hammamet. Lui dice che muore per una malattia, ma accorgendosi dei segni c’é chi ne chiede un’autopsia, che non verrà fatta perché intanto riuscirà a far sparire il cadavere”. “La regola tra i suoi uomini era questa: tutti i feriti dovevano essere uccisi perché d’impaccio – aggiunge Micciché – Quando si è reso conto che Anita era d’ostacolo perché malata, ha preferito ammazzarla. Garibaldi è un massacratore, che uccide bambini, che processa una bimba di 9 anni a Palermo attraverso un processo sommario in piazza. E la condanna a morte. Fucilata a 9 anni. E’ un uomo che ha rubato, non è un eroe, e ha trovato nei siciliani troppi ascari e che non hanno smesso di esserlo anche oggi al Parlamento nazionale. Come Garibaldi trovò strada fertile per fregare il Mezzogiorno, ho l’impressione che oggi ci sia qualche altro che per comprarsi i siciliani butta due ossa a terra”.

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“Micciché parla senza sapere. La parole del sottosegretario su Garibaldi sono una vergogna per chi le pronuncia”. Così lo storico Francesco Renda, ex ordinario di Storia moderna all’Università di Palermo commenta le dichiarazioni di Gianfranco Micciché sull’eroe dei due mondi. “Garibaldi – dice lo studioso, autore, tra l’altro, di una monumentale Storia della Sicilia – come tutti i miti è amato e odiato. Sono lecite le interpretazioni storiche diverse, ciò che non è lecito è l’oltraggio frutto di colossale ignoranza”.

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08 Giugno 2010, 12:45

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