Politica

Miccichè: “Musumeci ricandidato? Possibile solo se cambia metodo”

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21 Novembre 2021, 16:23

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Se c’è una cosa che mi dispiace di Musumeci è questo continuo attacco al Parlamento. Se venisse più spesso si renderebbe conto che tutto quello che è passato è solo grazie a un Parlamento disponibile perché noi non abbiamo mai la maggioranza. Se non ci fosse un atteggiamento responsabile, opposizione compresa, non passerebbe niente”. Lo ha detto all’Italpress Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Diciamo la verità sulla legge dei rifiuti – ha aggiunto – se è lì da tre anni è perché fa schifo, appena viene portata in aula è bocciata da tutti. Ieri ha confermato di fatto il suo pessimo rapporto con i partiti: se decide di continuare a presentare leggi che nessuno conosce e che non vengono apprezzate, così non andrà da nessuna parte. Ha fatto un’elencazione dell’ordinaria amministrazione gestita, ma dal presidente della Regione ci aspetteremmo qualcosa in più. La sua ricandidatura, per me, è possibile se il metodo di quattro anni fa viene ripetuto. Ma se il metodo sarà questo, non tutti saranno disponibili a seguirlo. Il fatto che lui dica che sono gli assessori a decidere le linee guida del Governo, è un’altra di quelle frasi che rischiano di allontanarlo dalla ricandidatura: sono i partiti a deciderla. Continua a passare per vittima contro la partitocrazia, ma i partiti e il Parlamento sono le due fondamentali istituzioni che garantiscono la democrazia. Il Parlamento si è comportato in modo esemplare”. LEGGI ANCHE: “Sono il candidato”, Musumeci lancia la sfida

“Lui continua ad attaccare”

“Sul Pnrr non se ne parla con nessuno, cosa pensano di fare? Che saranno davvero gli assessori a decidere? Le cose vanno studiate, devono essere fatte proposte di riforma. Sull’acqua rischiamo di perdere un sacco di soldi perché non ci sono gli affidamenti: di quello dobbiamo parlare. Nessuno è contro Musumeci, invece lui continua ad attaccare il Parlamento, i partiti e l’opposizione. La sua ricandidatura, per me, è possibile se il metodo di quattro anni fa non viene ripetuto. Ma se il metodo sarà questo, non tutti saranno disponibili a seguirlo. Il fatto che lui dica che sono gli assessori a decidere le linee guida del Governo, è un’altra di quelle frasi che rischiano di allontanarlo dalla ricandidatura:
sono i partiti a deciderla. Continua a passare per vittima contro la partitocrazia, ma i partiti e il Parlamento sono le due fondamentali istituzioni che garantiscono la democrazia. Il Parlamento si è comportato in modo esemplare”.

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La replica di Giusi Savarino

“Rispondo prima a Miccichè, nella sua veste di commissario di Forza Italia, ricordandogli che il successo del governo Musumeci, in questi 4 anni, è frutto anche del lavoro fatto dai quattro assessori in giunta, proposti proprio da Miccichè, ai quali assessori fanno capo ben nove dipartimenti, fondamentali per la vita della Regione: dalle finanze alla economia, dagli enti locali alla funzione pubblica, dalle infrastrutture ai trasporti, dall’agricoltura allo sviluppo rurale e alla pesca.
Al Presidente dell’Ars, nella sua veste di garante degli equilibri parlamentari, ricordo che i ddl si discutono in commissione e in aula, dove i deputati lavorano sostenendo istanze e proposte. Anche quelli di Forza Italia.
Sul disegno di legge sui rifiuti, normativa che tocca nervi scoperti e che se fatta nell’interesse dei cittadini dovrà necessariamente scontentare più di qualcuno, se l’Ars, a cominciare dal suo presidente, avesse delle proposte di modifica giuridiche e tecniche, ben vengano: il dibattito è aperto, come sempre. Ma oggi siamo troppi felici per fare sterile polemica, abbiamo ancora gli occhi pieni di un incredibile entusiasmo e di una passione politica che la nostra gente a migliaia ci ha trasmesso ieri. Peccato non fosse un congresso del partito al quale avrebbe partecipato anche Miccichè nella doppia veste: avrebbe senz’altro entusiasmato anche lui.” Lo dichiara il deputato Giusi Savarino, portavoce di #diventeràbellissima, in replica alle affermazioni di Gianfranco Miccichè.

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