Politica

“Schifani, Forza Italia, se resto in Sicilia: ecco perché”

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14 Dicembre 2022, 12:58

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PALERMO – “In linea di massima ho già scelto, sarei stato disposto a cambiare solo se Schifani avesse deciso di tornare a essere una persona normale. Questa normalità non si è avverata e io non posso andare via, devo tenere il partito , è una situazione complicata”. Gianfranco Miccichè è appena atterrato dopo una trasferta romana, tra i piani alti di Forza Italia e le stanze del Senato dove si è ambientato. Ma il canto delle sirene di palazzo Madama stride col vociare delle due Forza Italia in Sicilia ed è per questo che l’ex presidente dell’Ars continua a tessere la sua tela, che punta anche alle prossime amministrative siciliane, partendo da Catania e da rapporti personali e di partito che difficilmente si possono isolare.

La scelta che non è definitiva

La stanza da presidente dell’Ars l’ha cambiata da pochi giorni, Miccichè non ha dubbi: “Senza questi problemi – dice a LiveSicilia – sarei andato tranquillamente a Roma, oggi è obbligatorio restare qui, è una scelta di responsabilità anche per la Sicilia, come faccio ad andarmene con questo casino, con Forza Italia che non è al governo regionale dopo aver sostenuto un presidente e ci sono due persone, che non sono di Forza Italia per storia e modi di fare, che pensano di fare quello che vogliono. Non c’è niente, dobbiamo presidiare il frutto di tanti anni di impegno. Io starò qui, non per andare contro nessuno ma per portare avanti Forza Italia che è il mio partito”.

Rapporti insanabili

“Qualcuno vede la mia presenza come una minaccia – continua Miccichè – non ho nessuna minaccia da fare a nessuno, c’è da ricostruire un partito lacerato e ferito da alcuni”.

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Il filo per le amministrative

La partita dentro Forza Italia Sicilia passa anche dalle amministrative dei prossimi mesi. In ballo ci sono i rapporti all’interno della coalizione con Fratelli d’Italia, ma soprattutto la scelta delle candidature. La tappa più importante è Catania e Miccichè puntualizza: “Fratelli d’Italia anche avendo ragione rivendica la candidatura a sindaco di Catania, è il primo partito della coalizione a livello nazionale, ma deve ricordare che in Sicilia è alla pari di Forza Italia. Pensare che possano avere tutto loro è impossibile, con grande serenità”.

Ecco quindi la strada: “Mi sono sentito con Salvo Pogliese – confida l’ex presidente dell’Ars – una delle persone più civili che conosco, ne riparleremo, valuteremo – conclude – anche altri percorsi”.

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14 Dicembre 2022, 12:58

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