Schifani a Catania: "Energia che resta in Sicilia è una mia battaglia"

Schifani a Catania: “Energia che resta in Sicilia è una mia battaglia” VIDEO

Le parole del Governatore
LA VISITA ALLA 3SUN
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CATANIA – “Il mio auspicio è che gran parte dell’energia che verrà prodotta in Sicilia da fonti rinnovabili resti a disposizione della nostra Isola”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in visita alle linee produttive della 3Sun, la fabbrica di pannelli fotovoltaici di ultima generazione alla zona industriale di Catania assieme al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e del Ceo di Enel, Flavio Cattaneo. Presenti anche gli assessori regionali alle Attività produttive, Edy Tamajo, e all’Ambiente, Elena Pagana, e il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e il prefetto Maria Carmela Librizzi.

“Questa – ha aggiunto il governatore – è sin dall’inizio del mio mandato la battaglia che ho voluto portare avanti, anche quando abbiamo minacciato di bloccare il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico se il governo nazionale non fosse intervenuto per il riconoscimento delle royalties alla Regione. Una battaglia che ha trovato un primo accoglimento già nel recente decreto Energia. Questa è una prima vittoria. Inoltre – ha sottolineato Schifani – con lo stesso provvedimento ci è stata data la possibilità di procedere con maggior celerità nella realizzazione di due termovalorizzatori nell’Isola. Una norma senza precedenti che consentirà alla Sicilia di risparmiare migliaia di euro perché non dovremo più spedire tonnellate di rifiuti all’estero per lo smaltimento”. 

Cattaneo: “Forza e qualità”

“L’Europa non può diventare un continente di soli consumatori, è necessaria una forza industriale europea che sia basata sulla qualità”. Ha invece spiegato l’ad di Enel, Flavio Cattaneo.
Cattaneo ha inoltre ricordato che nel decreto legge Energia è stato inserito “un importante provvedimento a cura del ministero del Made in Italy che si concentra sulla domanda di pannelli solari attraverso incentivi all’acquisto, riconosciuti in base a criteri di qualità del prodotto, elemento distintivo della filiera europea”.

E’, ha aggiunto Cattaneo, “un passo importante per contrastare la concorrenza asiatica sempre più aggressiva che ha già indotto alcuni Paesi a correre ai ripari”. “Gli Stati Uniti – ha spiegato il Ceo di Enel – hanno ad esempio introdotto un divieto all’uso di silicio realizzato con manodopera minorile”. Un provvedimento, ha sottolineato Cattaneo, che ha avuto l’effetto di contrastare il dumping asiatico nel settore. Le industrie asiatiche hanno inoltre beneficiato di forti contributi statali che hanno determinato un crollo dei prezzi dei pannelli sui mercati internazionali.

“Un contesto – ha osservato il Ceo di Enel – che ha provocato un quadro di grande incertezza, a cui il ministro Urso e la Presidente Meloni hanno subito riconosciuto la necessità di correre ai ripari e speriamo che anche la nuova Commissione Europea e i governi del continente riconoscano questa esigenza, che non è solo dell’industria ma anche dei popoli europei”.


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