Michelle Hunziker rivela:| “Ero soggiogata da una setta”

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02 Novembre 2013, 18:38

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Entro la prossima estate convolerà a nozze col suo principe azzurro e, da poco, è mamma bis di Sole. Eppure, nel passato della sempre sorridente e positiva Michelle Hunziker c’è una pagina oscura della quale la showgirl torna a parlare nel libro “Con la scusa dell’amore“. La biografia, scritta a quattro mani con l’avvocato Giulia Bongiorno (con la quale ha fondato l’associazione “Doppia difesa” contro la violenza sulle donne), uscirà a breve. La conduttrice di “Striscia la Notizia” anticipa a “Gente” qualche passaggio della sua storia. A cominciare dal rapporto con il padre: “Era il mio eroe: spirituale, sensibile, nel tempo libero amava dipingere, mi portava a camminare nei boschi ma… C’era un ma”. Il “neo” in questo quadretto fatto di apparente perfezione erano i problemi di alcolismo dell’uomo con cui Michelle chiude presto ogni rapporto, continuando tuttavia a “cercare in ogni uomo la figura paterna“.

E’ dopo il divorzio da Eros Ramazzotti, più grande di lei di 14 anni, che la Hunziker scopre le sue fragilità, rischiando di restarne schiacciata. Il baratro ha il volto di una donna misteriosa e carismatica, apparsa all’improvviso e pronta a far leva sulle sue debolezze: “E’ entrata una persona, una donna sorridente, disponibile, generosa”. E’ lo stesso settimanale “Gente” a ricordarne il nome. Si tratta di Giulia Berghella, pranoterapeuta e “maga” dei cosiddetti “Guerrieri della Luce“, artefice del riavvicinamento di Michelle con il padre. “La tua vita siamo noi” ripetevano di continuo alla showgirl che nel frattempo si era fidanzata con il  figlio della sensitiva Marco Sconfienza, per poi cadere tra le braccia dello stesso partner della Berghella.

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Per anni, la Hunziker nutrì nei confronti di queste persone una vera e propria dipendenza, sia nel privato che nella vita professionale, come fosse in una setta. Non è la prima volta che la conduttrice parla del capitolo più buio della sua esistenza, affinché la sua esperienza serva da monito a quanti finiscono soggiogati e plagiati da oscuri manipolatori. A dare la forza a Michelle di tornare alla normalità è stata la figlia Aurora che, all’epoca dei fatti, aveva 9 anni. “Non voglio giocare, io rivoglio la mia mamma bionda e sorridente”, si lamentava la sua piccola. E così l’amore di madre ha avuto il sopravvento sul ricatto psicologico esercitato dalla pranoterapeuta: “Ti avevamo dato occasione di purificare la tua anima. Se ci lasci ti ammalerai e morirai”.

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02 Novembre 2013, 18:38

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