27 Luglio 2020, 18:59
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ROMA – Per rafforzare l’attività di controllo sui centri per migranti, a breve, verrà inviato personale militare dell’operazione Strade sicure. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Il governatore le ha manifestato “tutte le sue preoccupazioni per la situazione in atto dovuta alla pressione migratoria che grava sull’isola”.
“Dal punto di vista sanitario, la situazione è sotto controllo: tutti i test sierologici sono risultati negativi e cosi i tamponi fin qui eseguiti sui migranti, sia a Porto Empedocle sia a Lampedusa, grazie all’impegno profuso dalla Regione Siciliana”. Così il Viminale, riferendo di un colloquio telefonico tra la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese ed il governatore della Sicilia, Nello Musumeci.
I migranti che si erano allontanati dalla struttura di Porto Empedocle sono stati quasi tutti rintracciati. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in una telefonata con il governatore siciliano Nello Musumeci .La responsabile del Viminale ha poi confermato che, nell’hotspot di Lampedusa e nell’hub di Porto Empedocle, sono stati intensificati i trasferimenti dei migranti verso altre strutture e che, entro la giornata di domani, verrà completato lo spostamento di circa 520 migranti.
In modo da garantire il massimo della sicurezza per la tutela della salute pubblica, sarà operativa nei prossimi giorni – all’esito della procedura accelerata di gara in corso – la nuova nave di grandi dimensioni da destinare allo svolgimento della quarantena obbligatoria per i migranti sbarcati. Così il Viminale.
“Al capo del Viminale – rivela il governatore – ho denunciato, ancora una volta, la insostenibile situazione nell’Isola e la preoccupazione dei sindaci e delle comunità locali la cui esasperazione rischia di creare, specie in alcune zone, tensione e allarme sociale. Ho ricevuto precise garanzie sulla presenza di navi-quarantena lungo le coste siciliane e in prossimità dell’isola di Lampedusa, oltre la presenza di contingenti militari da affiancare alle poche e stremate unità delle forze dell’ordine per evitare il ripetersi di fughe dai Centri di accoglienza. Ormai appare chiaro come in Sicilia la questione migranti sia diventata anche una questione di ordine pubblico e di salute che non può più essere sottovalutata”.
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27 Luglio 2020, 18:59