26 Febbraio 2014, 21:02
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PALERMO – L’espulsione di quattro senatori dal Movimento 5 Stelle perché considerati “voci in dissenso” ha scatenato molte critiche da parte di altre forze politiche.
Tra queste, parole di sostegno a Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino, Lorenzo Battista e Luis Orellana arrivano dal civatiano senatore del Partito democratico Corradino Mineo, che lancia una scialuppa di salvataggio agli ormai ex Cinquestelle.
“Ho votato la fiducia al governo di Matteo Renzi – dice il senatore eletto in Sicilia nelle liste del Pd – perché se farà le cose che promette l’Italia ne gioverà. Ma quello che succede nel Movimento 5 Stelle è una questione di democrazia: i grillini sono diventati una setta distruttiva e nichilista, e per quanto mi riguarda non escludo che l’area Civati si unisca a loro per far nascere un gruppo alternativo al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano”.
“Non lascio il Pd”, assicura, però, Mineo: “Non adesso, almeno. Ma se trasportare un pezzo importante di sinistra come quella rappresentata dai senatori espulsi può essere un modo per portare avanti alcune cose importanti che Ncd non vuole fare, ben venga. Penso, ad esempio, alla legge sul conflitto di interessi”.
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26 Febbraio 2014, 21:02