Molo Vittorio Veneto al porto | Disposto il dissequestro dell’area

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05 Aprile 2018, 16:19

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PALERMO – La Procura di Palermo ha chiesto e ottenuto il dissequestro del molo Vittorio Veneto del porto di Palermo. Le navi da crociera potranno così nuovamente attraccare in quell’approdo. Il molo sud della banchina Vittorio Veneto era stato sequestrato nell’ottobre del 2015, quello nord nel gennaio 2016 per paventate criticità strutturali con pericolo per l’incolumità pubblica. Per rimuovere le criticità, l’Autorità portuale aveva redatto un progetto di ripristino di entrambe le banchine. Approvato il provvedimento, sono stati eseguiti i lavori per dare corso ai quali è stato chiesto il dissequestro delle aree interessate. Dissequestro temporaneo arrivato a febbraio 2017. L’autorità portuale già a maggio 2016 aveva eseguito una prima tranche di lavori sul molo nell’angolo nord. Lavori parziali di consolidamento che secondo i tecnici del porto sarebbero dovuti essere sufficienti al dissequestro. Su questo intervento la procura dispose una perizia tecnica di carico. Ma i risultati dei test non convinsero il gip che non tolse i sigilli a fine agosto. Nella relazione degli esperti il gip ravvisò ancora margini di pericolosità e obbligò l’autorità portuale a intervenire in via definitiva. 

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“Nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali e nel ritrovato spirito di collaborazione, si è avviato nei mesi scorsi un percorso che certamente muterà il volto del porto di Palermo. Una delle tappe è il dissequestro del molo Vittorio Veneto, un’azione scandita da una recuperata armonia e da una condivisione di obiettivi all’interno dello scalo ma, soprattutto, da un lavoro fortemente attento a quanto richiesto dall’autorità giudiziaria per il tramite dell’organismo di polizia giudiziaria”. Lo dice il presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Pasqualino Monti, dopo il dissequestro del molo Vittorio Veneto. “La struttura – ha proseguito – ha lavorato in maniera intensa negli ultimi mesi per dare il colpo di reni ai lavori necessari e coniugare due esigenze: un porto sicuro e una banchina collaudata e l’avvio delle opere di riqualificazione indispensabili per passare da un concetto obsoleto di porto a quello uno di scalo moderno e accogliente”.

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05 Aprile 2018, 16:19

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