Morte George Floyd, non si placa l’ondata di violenza negli Usa

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31 Maggio 2020, 10:01

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Non accenna a placarsi l’ondata di violenze scatenata negli Stati Uniti per la morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso da un agente di polizia. Almeno tre persone sono state ferite da colpi d’arma da fuoco e una è morta nelle proteste a Indianapolis. Cortei e manifestazioni, spesso accompagnati da scontri e vandalismi, si sono svolti da New York a Washington Dc, da Los Angeles ad Atlanta, da Boston a Chicago, da Seattle a Columbus. Una decina di stati hanno mobilitato la guardia nazionale, coprifuoco in 25 città. Tafferugli intorno alla Casa Bianca dove è stata aggredita una troupe della Fox News. Dall’inizio delle proteste sono state arrestate circa 1.400 persone. Il candidato democratico alla presidenza, Joe Biden, commenta: “Giusta la protesta, non la violenza”.

A Jacksonville, in Florida, un agente è stato “pugnalato o ferito al collo ed è attualmente in ospedale”. Lo sceriffo Mike Williams ha riferito alla Cnn che altri agenti sono stati attaccati dai rivoltosi e colpiti con pietre e mattoni durante le proteste in città. Sono stati fatti molti arresti, ha detto, senza fornire un numero preciso.

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31 Maggio 2020, 10:01

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