18 Settembre 2024, 10:33
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PALERMO – Si è spento, questa mattina, mercoledì 18 settembre alle 9.55, all’età di 59 anni, all’Ospedale Civico di Palermo, l’ex calciatore Totò Schillaci.
Schillaci, che da tempo lottava con una malattia, era ricoverato all’ospedale Civico perché le sue condizioni di salute si erano aggravate.
Il suo cammino è stato seguito con grande affetto.
Schillaci, che in carriera ha indossato le maglie del Messina, della Juventus e dell’Inter, viene ricordato, soprattutto, per le sue prestazioni e reti nel campionato del Mondo di Italia ’90, competizione chiusa dalla nazionale italiana al terzo posto, durante la quale Schillaci si è aggiudicato anche i titoli di capocannoniere e di migliore giocatore della competizione.
Schillaci fu anche il primo calciatore italiano a trasferirsi in Giappone, dove indossò la maglia del Júbilo Iwata, dove giocò per tre anni.
In quell’anno arrivò secondo nella classifica del Pallone d’oro, alle spalle del tedesco Lothar Matthäus, vincitore con la sua nazionale del mondiale italiano.
(GUARDA – tutti i gol di Italia Novanta)
Alla famiglia arriva la vicinanza dell’ospedale Civico che in una nota scrive: “La Direzione e il personale sono vicini alla famiglia nel ricordo anche dell’affetto di cui ha sempre goduto il grande campione”.
Sono numerosi i messaggi arrivati per Schillaci, che si è spento questa mattina.
“Il Palermo FC, con il presidente Dario Mirri e tutta la famiglia City Football Group, esprime il proprio grande cordoglio per la prematura scomparsa di Salvatore Schillaci e si stringe al dolore della famiglia di Francesco Di Mariano (nipote dell’ex calciatore, ndr).
Protagonista assoluto delle “Notti Magiche” di Italia ’90, Totò ha scritto con i suoi gol pagine indelebili della storia del calcio, regalando pura gioia ai palermitani in tutto il mondo.
“Con Totò Schillaci se ne va un campione che è diventato l’icona del calcio italiano nel mondo. I suoi occhi sgranati per una decisione arbitrale non condivisa sono l’immagine simbolo dei Mondiali del 1990, dei quali fu assoluto protagonista grazie ai suoi goal che regalarono agli italiani le notti magiche rimaste nella memoria di tutti”, dichiara il presidente della Regione Renato Schifani.
“Schillaci è stato il simbolo della tenacia, della voglia di trovare un riscatto a una vita di sacrifici che è andata persino oltre al talento, consentendogli di costruire una grande carriera, partendo dal Messina fino ad arrivare a grandi club come Juventus e Inter e alla consacrazione in Nazionale”.
“Totò ha amato profondamente la sua città, Palermo, operando nel sociale in favore dei giovani. Nell’onorare il ricordo di questo grande uomo di sport, rivolgo ai suoi familiari il messaggio di vicinanza e cordoglio mio personale e a nome di tutti i siciliani”.
La Federcalcio ha deciso che in memoria di Schillaci verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma nel prossimo fine settimana.
“Con la prematura scomparsa di Totò Schillaci, la città piange la perdita del calciatore palermitano più rappresentativo della storia a livello mondiale. Una popolarità che, però, non ha mai cambiato Schillaci, il quale ha sempre mantenuto un animo gentile, umile e disponibile“, ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla.
“Per l’Italia gli occhi e i gol di Schillaci hanno rappresentato il simbolo delle notti magiche dei Mondiali del ‘90, ma per Palermo hanno significato molto di più, l’esempio di riscatto di un figlio di questa città che stava attraversando anni difficili. Per queste ragioni e di concerto con i familiari, l’amministrazione comunale, per rendere il giusto tributo a Schillaci, ha voluto mettere a disposizione lo Stadio Barbera per l’allestimento della camera ardente e ringrazio il Palermo Football Club per la disponibilità e lo spirito di collaborazione dimostrati. Ai familiari di Totò Schillaci rivolgo il mio cordoglio e la mia vicinanza in questo momento di profondo dolore”.
“Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano“, ricorda il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
“Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale”.
“Con la morte di Totò Schillaci Palermo perde un simbolo di riscatto. Un ragazzo di
umili origini che riesce a farsi strada nonostante gli ostacoli e le tante ostilità incontrate lungo
il suo cammino, fino a diventare una vera e propria icona dello sport nazionale”, dichiara l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.
“Non va dimenticato l’impegno per cercare di dare una possibilità ai giovani che cercavano riscatto o, più semplicemente, di coltivare un sogno. Penso all’attività di scuola calcio portata avanti nel
centro sportivo Ribolla o alla mano tesa in favore dei giovani richiedenti asilo dell’Asante
Calcio che accompagnò nell’esordio nel campionato di Terza Categoria”.
“Il suo esempio ci conferma in una pastorale che aderisce alle istanze sociali del territorio e che richiede una corresponsabilità dei fedeli laici delle nostre Comunità parrocchiali e delle Aggregazioni
laicali”.
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18 Settembre 2024, 10:33