Il pignoramento del Massimino | Replica di Europea 92 a Girlando - Live Sicilia

Il pignoramento del Massimino | Replica di Europea 92 a Girlando

"Le dichiarazioni dell'amministrazione sono contraddittorie: non si comprende, anche in relazione alla tutela degli interessi dei cittadini catanesi, il perché sia stata formulata una proposta transattiva se invece si pensa di vincere il ricorso in Appello".

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CATANIA. Di seguito, la nota della società che vanta un credito di 2,7 milioni nei confronti del Comune di Catania:

“Avremmo preferito non abbandonare il contesto, e cioè quello delle aule di un Tribunale, dove la vicenda è stata correttamente incardinata, ma corre l’obbligo di intervenire pubblicamente per smentire le affermazioni che alcuni organi di stampa attribuiscono all’assessore del Comune di Catania, Giuseppe Girlando. L’assessore, a quanto si legge da alcuni organi di stampa, avrebbe così motivato il fatto che il Comune di Catania non ha ancora pagato il debito nei riguardi di Europea 92 S.p.A. da 2,7 mln. € oltre interessi e spese legali: “perché l’impresa non ha fornito quelle garanzie che, in caso di sentenza di secondo grado favorevole all’Ente, avrebbero consentito all’Amministrazione di avere restituite le somme”. Ancora il medesimo Assessore avrebbe dichiarato, come pubblicato da alcuni organi di stampa, che il Comune di Catania: “ha presentato all’impresa anche una proposta di transazione che è stata rifiutata. Da qui la sensazione che gli avvocati dell’impresa stiano cercando di forzare la mano con atti che creino clamore, come il pignoramento di beni palesemente indisponibili e per una cifra ben superiore a quella di 2,7 milioni. L’Amministrazione ha però il dovere di difendere il denaro dei catanesi e quindi attende la conclusione del giudizio di appello.”

Ancora, come riportato da alcuni organi di stampa, l’Assessore Girlando avrebbe dichiarato: “Relativamente alla posizione di Europa 92, ci sono state delle riunioni in ordine a una definizione della vicenda, e purtroppo ci sono alcuni elementi ostativi: prima di tutto, si tratta di una sentenza di primo grado che è stata appellata; inoltre, la società in questione non svolge attività e quindi non abbiamo la sicurezza, in caso di pagamento in via provvisoria, che le somme anticipate, di fronte a una sentenza favorevole al Comune, possano essere restituite. Noi troveremo una definizione della controversia ma, in questo momento, ci sono alcuni ostacoli che la stanno condizionando”. Un’ulteriore dichiarazione riportata da alcuni organi di stampa sempre riferita all’Assessore Girlando “… abbiamo presentato un ricorso in appello che l’Avvocatura comunale pensa di vincere”.

La Europea 92 S.p.A., al fine principale di tutelare la propria reputazione, serietà e credibilità societaria nonché di rappresentare la vicenda tramite notizie, fatti e dati reali ed oggettivi e non tramite personali convincimenti ed opinioni, rappresenta quanto segue:

1) le dichiarazioni sopra indicate riferite all’Assessore Girlando si ravvisano contraddittorie, si indica infatti che non si è potuto pagare il debito nei riguardi della Europea 92 S.p.A. per timore di non poter recuperare tali somme in caso di vittoria della causa di Appello ma, al tempo stesso, si dichiara di avere formulato una proposta transattiva in favore di Europea 92 S.p.A. per il pagamento di alcune somme. In questo caso dunque e secondo l’ipotesi sopra formulata, se Europea 92 S.p.A avesse accettato tale proposta transattiva, il Comune di Catania non avrebbe mai potuto recuperare tali somme che avrebbe pagato, quindi le dichiarazioni sono assolutamente contraddittorie, non si comprende infatti come possano coesistere, in capo al Comune di Catania, la volontà di pagare transattivamente delle somme e la volontà di recuperare in seguito tali somme pagate. Non si comprende, anche in relazione alla tutela degli interessi dei cittadini catanesi, il perché sia stata formulata una proposta transattiva per il pagamento di somme in favore di Europea 92 se invece, come da dichiarazioni riferite all’Assessore Girlando,si pensa di vincere il ricorso in Appello.

2) il debito del Comune di Catania, aggiornato alla data del 7.5.2015, ammonta ad Euro 3.381.186,26, comprensivo di spese legali ed interessi, la circostanza evidenziata dall’Assessore Girlando per la quale i pignoramenti vengono eseguiti per somme ben superiori rispetto ai 2,7 mln. € dimostra appunto che se il Comune di Catania continua a non pagare, con il trascorrere del tempo, il debito aumenta a dismisura proprio per le spese legali connesse alle azioni di recupero del credito da parte di Europea 92 e per gli interessi legali che decorrono per legge.

3) In merito alla indisponibilità dei beni pignorati, le dichiarazioni appaiono assolutamente non congruenti giuridicamente ma, sul punto, sarà la Magistratura competente a decidere alla quale la Europea 92 si rimette riponendo la massima fiducia nel suo operato.

4) È destituita di ogni fondamento l’affermazione che Europa 92 “non svolge attività” riportata da alcuni organi di stampa e riferIta all’Assessore Girlando, a meno che non si arrivi al paradosso di definire inattiva un’azienda strutturata operante in Italia ed in Algeria classificata dall’autorevole testata ”Il Sole 24 Ore“ solo nello scorso mese di Novembre 2014 settima in graduatoria nazionale per redditivita’ e quarantesima in graduatoria nazionale per fatturato. Infatti il fatturato indicato nel bilancio 2013 e’ di oltre 70 milioni di euro, quello di cui al bilancio 2014 in corso di deposito di oltre 60 milioni di euro, peraltro in linea con le previsioni del 2015.

5) In merito all’Appello promosso dal Comune di Catania, appare fondamentale sottolineare, che il Comune di Catania ha chiesto al Tribunale competente di sospendere l’esecutivita’ della sentenza di 1° grado vittoriosa per Europea 92 ottenendo di contro il fermo rifiuto del Magistrato competente. Inoltre il Comune di Catania ha chiesto al competente Tribunale di nominare un nuovo perito terzo estraneo alle parti in causa nominato dal tribunale (C.T.U.) affinchè questo potesse iniziare una nuova valutazione delle motivazioni alla base della sentenza di 1° grado. Anche su questa domanda, il Magistrato competente ha rifiutato di aderire alla richiesta del Comune di Catania. E’ quindi evidente che il Magistrato ha ritenuto che, anche nell’eventuale ipotesi Europea 92 fosse in futuro costretta a restituire le somme al Comune di Catania, non ci sarebbe pericolo che non provvedesse a tanto. E’ inoltre evidente che il Magistrato competente non ha voluto consentire una rivalutazione delle motivazioni poste alla base della 1° sentenza, appare dunque evidente che le possibilità per il Comune di Catania di vincere il contenzioso in Appello sono molto basse.

Alla luce dei dati e delle notizie sopra esposte, se il Comune di Catania proseguirà a non pagare il debito nei riguardi della Europea 92, questo continuerà a crescere in modo esponenziale per interessi e spese legali, è il caso di ricordare che, rispetto all’ammontare complessivo del debito pari ad Eur 3.381.186,26, la parte riguardante interessi e spese legali ammonta ad oltre 600.000 che continueranno ad aumentare. Appariva pertanto doveroso il presente comunicato onde tutelare la reputazione di Europea 92 S.p.A. e rappresentare ai lettori ed ai cittadini catanesi dati inconfutabili e non affermazioni soggettive, affinchè gli stessi possano compiutamente prendere atto e cognizione della situazione reale.

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