22 Giugno 2019, 12:08
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MESSINA – “Per quel che riguarda l’unione tra Cas e Anas abbiamo chiesto e ottenuto uno studio sul Consorzio autostrade per capire quale valore può avere e lo abbiamo affidato a un docente dell’Università di Messina”. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, in conferenza stampa nella sede del Consorzio autostrade siciliane a Messina. “L’Anas non è quello che noi speravamo: un’azienda agile, snella ed efficiente che poteva portare un valore aggiunto al Cas – ha aggiunto Musumeci – Speriamo che qualcosa cambi e speriamo che il ministro Toninelli intervenga sull’Anas che in Sicilia lascia bloccate arterie importanti nella parte occidentale e centrale dell’isola. Se si deve fare il matrimonio si farà. Non voglio essere Don Rodrigo per dire che questo matrimonio non si deve fare, ma è opportuno farlo se c’è una comunione di interessi”.
E ancora: “In un anno al Cas tutto è cambiato: abbiamo trovato circa 600 milioni di euro di contenzioso, avevamo 10 cantieri aperti e oggi sono trenta, abbiamo riaperto 4 gallerie e abbiamo predisposto progetti per 40 milioni di euro sulla Messina-Palermo”, le parole di Musumeci in conferenza stampa nella sede del Corsorzio con l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. “Quello che era il Cas – prosegue Musumeci – era sotto gli occhi di tutti. Se le autostrade Messina-Palermo e Messina- Catania sono ridotte così male un responsabile c’è. Questo ente doveva lavorare per assicurare manutenzione e opere infrastrutturali e non lo ha fatto e l’ex governo della Regione che doveva controllare e vigilare non lo ha fatto neppure. In un anno il Cas tornerà ad essere quello che doveva sempre essere. Le inchieste giudiziarie pesano sull’immagine del Cas che deve avere una buona reputazione. Se nessuno ha vigilato alcuni mascalzoni e tanti parassiti hanno fatto quello che hanno voluto. Adesso la ricreazione è finita, le vicende giudiziarie seguiranno il loro corso, chi ha sbagliato pagherà. Noi abbiamo avviato un’opera di bonifica e risanamento e ora c’è un nuovo Cda guidato dall’avvocato Francesco Restuccia. Speriamo – conclude Musumeci – che la magistratura non dovrà più avere lavoro nel futuro su questa struttura dove ognuno dovrà fare il proprio dovere e chi sbaglia sarà accompagnato in Procura da noi”.
“In poco tempo abbiamo ridotto il contenzioso del Cas da 600 milioni a 200 milioni di euro perché c’è stata una governance, che ha avuto l’avallo mio e del presidente Musumeci, e che ha agito molto bene e ora proseguirà questo nuovo managment”. Così Falcone. “Diversi cantieri importanti si stanno aprendo – ha aggiunto – la Siracusa Gela per un appalto di 220 milioni di euro, il viadotto Ritiro che quando siamo arrivati era al 3% ora è al 35% e entro il 2020 sarà consegnato; abbiamo riaperto e concluso il cantiere ‘Mare Monti’ a Palazzolo Acreide per 15 milioni di euro e ieri abbiamo inaugurato il primo stralcio della bretella Noto-Pachino. Abbiamo riaperto anche diverse gallerie a Capo d’Orlando, Tindari, Sant’Alessio, Campo Felice e Velardi. C’erano poi ben 13 restringimenti e 4 deviazioni nelle autostrade e ora ci sono solo tre deviazioni, alcune delle quali a breve saranno risolte. Stiamo infine mettendo a gara i lavori per due pavimentazioni di 60 km ciascuno da Giarre a Tremestieri sulla A18 e da Rometta a Patti sulla A20”.
(ANSA).
*Aggiornamento
“Addebitare al passato le condizioni della rete autostradale non ripagherà gli automobilisti dei disagi che dovranno subire per raggiungere le località turistiche lungo la A18 Messina -Catania”. Anthony Barbagallo parlamentare regionale del Partito democratico commenta così le dichiarazioni rilasciate da governo regionale e dai vertici del CAS. “Ci aspettavamo che il governo regionale prendesse posizione denunciando le gravi conseguenze di una errata programmazione degli interventi – aggiunge Barbagallo – ed invece abbiano scoperto che anche per discerbare qualche chilometro di autostrada la colpa è sempre degli altri. Ho già formalizzato istanza di accesso agli atti per conoscere le ragioni che hanno impedito di effettuare questi lavori, in particolare quelli di discernimento, in bassa stagione o al più tardi entro i primo giorni di maggio. Chiederó subito la presenza dei vertici del CAS in IV commissione parlamentare ambiente e mobilità – conclude – al fine di fare chiarezza in questa vicenda incresciosa che peserà solo su automobilisti ed imprenditori che vivono di turismo”.
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22 Giugno 2019, 12:08