Musumeci nell’ex zona rossa| “Pronti al ritorno del virus”

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05 Giugno 2020, 13:11

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“Non è tempo di passerelle ed immagine, è tempo di sostanza e la Regione ha il dovere di stare vicino ai sindaci. Dobbiamo guardare con particolare attenzione a quelle realtà colpite che hanno determinato condizioni di seria preoccupazione, perdite di vite umane, tensione sociali, cadute economiche”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è ad Agira, il Comune della provincia di Enna che per oltre un mese è rimasto “zona rossa” a seguito del contagio per il Coronavirus , prima di recarsi all’ospedale di Leonforte.

“Dobbiamo ripartire – ha aggiunto il governatore – non perché tutto sia passato, anzi gli scienziati ritengono che dobbiamo aspettarci un ritorno del virus con l’arrivo della stagione autunnale. Siamo pronti, anche a questa seconda stagione epidemica. L’assessore Razza ha predisposto il necessario e il nostro sistema sanitario ha tenuto, la comunità siciliana è stata brava e bravi ed essenziali sono stati gli operatori sanitari le forze dell’ordine, i volontari. Agira è città importante. Ecco perché – ha detto Musumeci – ho apprezzato l’dea di una scuola media anticovid ad Agira sulla quale non facciamo promesse. Quando saremo nelle condizioni di dare una risposta, la daremo. Bisogna prima verificare fattibilità di un’opera”.

La visita è proseguita all’ospedale di Leonforte che, ha sottolineato Musumeci, ha avuto “un ruolo importante nell’emergenza”. “Non è previsto che in tutta la provincia di Enna ci siano centri Covid perché, anche alla luce dei dati epidemiologici, abbiamo ritenuto di ridurre al minimo l’impatto sulle strutture ospedaliere di posti letto. In questo momento in tutta la Sicilia ci sono meno di 70 ricoverati. Immaginare di immobilizzare strutture che svolgono funzione di cura di non malati Covid, sarebbe stato un grave errore. Altra cosa è immaginare l’adeguamento delle strutture ospedaliere, perché potrebbe esserci, come dice l’Oms, una seconda ondata, la necessità di attrezzare in autunno un numero maggiore di strutture rispetto a quelle oggi attrezzate”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che col governatore Nello Musumeci è ad Agira, il Comune della provincia di Enna che per oltre un mese è rimasto “zona rossa” a seguito del contagio per il Coronavirus , prima di recarsi all’ospedale di Leonforte.

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“Quando sento dire che il Covid si è indebolito mi sembra molto pericoloso – ha aggiunto Razza – perché sappiamo che questo coronavirus quando colpisce gli organi respiratori è significativamente grave. La nostra Regione ha fatto scelte molto forti rispetto alle altre, bloccato la mobilità se prendiamo il periodo tra il 16 marzo ed il 16 aprile 2019 e lo paragoniamo allo stesso periodo del 2020 vediamo un calo di passeggeri di 1 milione di persone solo negli aeroporti. Questo vuol dire – ha concluso Razza – che avere scelto come principale misure di contenimento e distanziamento ha prodotto un risultato”

(ANSA)

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05 Giugno 2020, 13:11

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