15 Aprile 2020, 09:20
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Riaprono le prime attività in Sicilia, ma non tutte quelle autorizzate sono ancora pronte ad affrontare l’emergenza. Librerie e negozi per l’infanzia non sono totalmente attrezzati per rispettare le misure previste anti Covid-19 e tra i commercianti c’è chi preferisce aspettare prima di rialzare la saracinesca.
Le riaperture delle attività consentite ha comunque incoraggiato i siciliani a tornare in strada: sia a Palermo che a Catania è aumentato il numero delle persone per strada, ma è una circolare della Protezione civile regionale a chiarire che “anche per gli spostamenti per l’acquisto dei beni consentiti vale la regola che gli stessi possano essere effettuati al massimo una sola volta al giorno da un singolo componente del nucleo familiare. Considerata l’attuale fase emergenziale – viene precisato – nel caso di acquisto di capi di abbigliamento per bambini, appare opportuno consigliare l’adozione di accorgimenti utili ad evitare cambi e resi”. L’orario di apertura e di chiusura dei negozi in fase di riapertura può essere regolamentato dai sindaci.
Librerie e negozi per bimbi aperti, più gente in strada
Piccoli segnali di ripartenza, insomma, ma si comincia a guardare in modo più concreto alla ‘fase 2’ e al ritorno lento e graduale alla normalità. Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza hanno chiesto al Comitato scientifico regionale il parere per allentare la morsa del restrizioni, che in Sicilia sono state anche più rigide di quanto deciso a livello nazionale. La curva del contagio nell’Isola è contenuta, come confermano i dati di giorno in giorno. Da qui l’esigenza di valutare un piano per ripartire. Come e quando è ancora presto per saperlo, ma per la prima volta si lavora in concreto ad una prospettiva di riapertura della Sicilia. “Ma dobbiamo farci trovare preparati – dicono il governatore e Razza – è necessaria una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario”.
Fase 2 e riapertura della Sicilia. Musumeci: “Servono strategie per ripartire”
Segui minuto per minuto tutti gli aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Sicilia:
FINE DELLA DIRETTA DI LIVESICILIA
20.12 – Il coordinamento per l’emergenza coronavirus nell’area metropolitana di Messina informa che presso il Policlinico “G. Martino” di Messina, dove si trovava ricoverata, è deceduta una donna di 89 anni, Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 37 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia.
19.48 – A Palermo sequestrate 2.500 mascherine
19.00 – La mappa del contagio nelle nove province della Sicilia
18.24 – I dati di oggi in Sicilia: 34 nuovi casi scoperti
18.22 – Il Rotary club Palermo Ovest, presieduto da Nicola La Manna, ha ottenuto una sovvenzione nell’ambito del programma “Disaster Grant” che il Distretto 2110 ha ottenuto dalla Rotary Foundation per fronteggiare l’emergenza relativa al Covid-19. In particolare, il R.C. Palermo Ovest ha utilizzato questi fondi per l’acquisto di guanti e mascherine protettive FFP2, donati alla Unità Operativa di Pneumologia del Policlinico Universitario Paolo Giaccone di Palermo, convertito a centro di riferimento Covid. L’unità operativa è diretta dal Prof Nicola Scichilone, componente della commissione regionale per la emergenza Covid dell’Assessorato alla Sanità della regione Sicilia. Il Club, oltre ad essere impegnato attraverso alcuni Soci, medici ospedalieri e attraverso altri Soci che hanno prestato attività di service con l’Associazione Francesca Morvillo Rotary onlus, ha anche effettuato donazioni alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, al Centro Padre Nostro di Brancaccio e alla Associazione Morvillo.
17.12 – La Regione invia una commissione d’inchiesta all’Asp di Enan eil dG Iudica si dimette
16.20 – La Procura di Palermo indaga sul focolaio di Villa Maria Eleonora
16.18 – Beni di prima necessità sono stati inviati a Lampedusa, dal Libero Consorzio di Agrigento. Stamani il personale dell’Ufficio di Protezione Civile ha caricato su un mezzo inviato dal Comune di Lampedusa una notevole quantità di scorte esaurendo i generi alimentari che si erano accumulati nei giorni scorsi per effetto delle donazioni della Fondazione “Agireinsieme”, dell’Associazione dei Dipendenti “Paolo Palmisano” del Libero Consorzio e anche di alcuni donatori che si sono aggiunti grazie alle segnalazioni della stessa ex Provincia Regionale. Altre richieste sono giunte dai Comuni della provincia per far arrivare beni di prima necessità ad altre famiglie piegate economicamente dall’emergenza Covid-19, ma al momento non sono disponibili ulteriori derrate. Per questo motivo, nel confermare l’impegno del Libero Consorzio, la Protezione Civile rilancia l’invito dei giorni scorsi del Commissario Straordinario Di Pisa a non far mancare la solidarietà nei confronti dei cittadini in difficoltà, contattando per eventuali donazioni di derrate non deperibili e altri beni di prima necessità il numero telefonico per le emergenze: 3336141869.
16.02 – Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil siciliane sollecitano alla Regione “un piano in due fasi per la ripartenza in sicurezza del settore delle costruzioni”, da definire a attuare attraverso una “cabina di programmazione e monitoraggio partecipata da tutti i soggetti interessati: sindacati, associazioni datoriali, associazione dei comuni, stazioni appaltanti”. La richiesta è stata avanzata con una lettera inviata al presidente della Regione e agli assessori al Lavoro e alle Infrastrutture. “Questo settore – scrivono Mario Ridulfo (Fillea), Paolo D’Anca (Filca) e Francesco Di Martino (Feneal) – resta strategico per qualunque ipotesi di crescita della Sicilia. Gli oltre 100 mila lavoratori interessati vanno intanto sostenuti attraverso il pagamento immediato degli ammortizzatori sociali. Le due fasi della ripresa devono poi assicurare, la prima la ripartenza, la seconda il rilancio”. Nella fase del rilancio, per i sindacati, un ruolo importane è quello dei comuni “che possono diventare il soggetto – sostengono – a cui affidare la riqualificazione e rigenerazione urbana e sociale, a cominciare dalle infrastrutture scolastiche fino al recupero e al decoro urbano, alla messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici, alla manutenzione delle strade e delle reti idriche”. Alla Regione i sindacati chiedono anche di “sostenere il lavoro regolare e il rispetto del contratto di settore”, di procedere alla “semplificazione burocratica e al potenziamento di strumenti come il Durc per congruità”. Chiesti anche protocolli con prefetture, Inail e Asp “per garantire presìdi e dispositivi di sicurezza nei luoghi di lavoro”.
15.29 – A Barrafranca il sindaco affida ‘ufficialmente’ i propri concittadini al Crocifisso
14.15 – La Federazione dei Pensionati della Cisl Palermo-Trapani ha donato ai sindaci e alla Protezione civile dei due comuni del trapanese e del palermitano, Salemi e Villafrati, dichiarati zona rossa, 1000 mascherine per il coronavirus.
La Cisl dona mille mascherine alle zone rosse
14.00 – Gli operatori turistici delle isole Eolie chiedono urgenti interventi alla Regione per salvare la stagione. Dieci albergatori hanno scritto anche al governatore Musumeci. “Abbiamo inviato questa mattina al Comune di Lipari, alla Regione Sicilia e ai rispettivi assessori competenti al Turismo e al Bilancio – dice Davide Cotroneo, primo firmatario – una nota affinchè si adottino a sostegno delle strutture ricettive delle Isole Eolie misure economiche straordinarie e ulteriori a quelle previste dal Governo, insufficienti per la peculiarità del settore di nostra competenza che vive di un’economia stagionale. Ci auguriamo intanto che l’iniziativa dell’assessore al Turismo, Manlio Messina, di finanziare due notti su cinque a chi decide di soggiornare in Sicilia vada a buon fine”. Anche il presidente della Federalberghi delle isole di Sicilia Christian Del Bono ha fatto sentire la sua voce “A forte rischio – precisa – sono imprese e occupazione del turismo. Adesso serve un cambio di passo da parte del Governo e della Regione per confezionare soluzioni mirate in previsione di una stagione turistica che assume sempre di più i contorni del disastro annunciato. Con questo virus per un po di tempo ci dovremo convivere e questo andrà fatto attraverso un piano ben preciso di graduale fuoriuscita dal lockdown che fornisca al più presto indicazioni ben precise. In settori economici come il turismo, che ripartiranno tra gli ultimi nel paese, i rischi, le prescrizioni e i costi potrebbero superare abbondantemente i ricavi di una stagione turistica all’insegna degli impatti negativi da Covid-19”.
13.30 – Salgono a 35 i positivi al coronavirus nella clinica Villa Maria Eleonora a Palermo tra medici, infermieri e pazienti. Il dato è stato diffuso dall’azienda sanitaria provinciale. Ieri sera due infermieri e un operatore socio assistenziale che lavorano nella clinica Villa Maria Eleonora sono stati trasferiti in isolamento nell’albergo San Paolo Palace di Palermo.
Clinica Maria Eleonora, il numero dei contagi sale a 35
13.00 – E’ stato dimesso il paziente 94enne di Scicli che era stato ricoverato perché trovato positivo al Covid-19 e che è rimasto due settimane in ospedale. Torna a casa e ad accoglierlo troverà la figlia che è stata una delle prime della provincia a risultare positiva, dopo che aveva fatto il suo rientro da una crociera nel Mediterraneo. Anche lei è stata ricoverata nello stesso reparto. Con la dimissione del paziente 94enne diminuisce il numero degli ospiti nei reparti interessati al Covid-19. Restano ricoverati in cinque: uno in Malattie infettive e quattro in terapia intensiva.
12.40 – Una cena tra amici è stata interrotta dalla polizia nel centro storico di Caltanissetta. A segnalare la presenza di troppe persone in casa è stato un vicino. Cinque le denunce per chi ha violato i divieti anti Covid19
“Troppa gente in quella casa”. Irruzione degli agenti e denunce
12.30 – L’esercito, che in Sicilia è impegnato nelle misure di contenimento del Covid-19, ha cominciato l’igienizzazione degli uffici comunali di Messina. L’intervento era stato chiesto dall’amministrazione comunale. Nuclei della Brigata Aosta hanno effettuato la sanificazione di palazzo Weigert, sede dell’assessorato alla cultura, del Palacultura, dell’ex convitto Dante Alighieri, del palazzo Satellite e del dipartimento Mobilità urbana (Atm)
12.00 – La nave Alan Kurdi, da nove giorni in mare con 149 migranti, è al largo di Termini Imerese, nel Palermitano. L’autorità portuale di Palermo ha escluso che sia in programma il suo ingresso in porto.
Migranti, Alan Kurdi al largo di Termini Imerese. Si attende una nave per la quarantena
11.30 – Attivata all’Asp di Catania la telefisioterapia per i pazienti in Assistenza domiciliare integrata (Adi). E’ una modalità di intervento da remoto per garantire la continuità delle prestazioni di fisioterapia a distanza. Grazie all’utilizzo di un Pc, di uno smartphone o una smart tv è possibile attivare un collegamento fra fisioterapisti e utenti che dal loro domicilio, in audio e video, vengono assistiti nel percorso riabilitativo per raggiungere il progressivo apprendimento motorio. “È una forma sostitutiva di assistenza riabilitativa che abbiamo attivato – spiega il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda – per contenere le eventuali possibili conseguenze funzionali dei pazienti correlate al protrarsi delle misure precauzionali disposte, anche nell’assistenza domiciliare, dal Governo Regionale”.
11.00 – Crescono i casi di contagio all’Oasi Maria Santissima di Troina (Enna). Altri 4 operatori della struttura sono risultati positivi al Covid 19. Sono, dunque 102 i pazienti positivi al contagio, 64 gli operatori e 5 le persone morte. Intanto, dopo i 140 tamponi effettuati nei giorni scorsi ai familiari dei cittadini positivi al virus e a buona parte di quelli rientrati a Troina a marzo, molti dei quali dalle “zone rosse” del Nord Italia, procedono le indagini con il tampone nelle tre case di riposo e al convento dei Cappuccini che ospitano in tutto 200 anziani.
10.30 – Uno screening epidemiologico attraverso i test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus. E’ quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un’azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 nell’Isola. L’obiettivo del governo Musumeci è quello di monitorare l’andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie.
Coronavirus in Sicilia, in campo i test sierologici per monitorare il contagio
9.45 – Primo caso di Covid-19 anche ad Altavilla Milicia, sempre nel Palermitano. A fornire tutti i dettagli è il primo cittadino, Pino Virga: “Devo, purtroppo, comunicare che è stato registrato un caso positivo al coronavirus nel nostro territorio. Si tratta di un ragazzo che vive in una delle nostre contrade, dove è arrivato dall’estero da circa 20 giorni. Sta bene, è totalmente asintomatico e, fin dal suo arrivo, non ha avuto alcun contatto con nessuno”.
Coronavirus, nuovi casi in provincia di Palermo. Terzo contagio a Capaci
9.00 – Negozi per bimbi e librerie chiusi la domenica e spostamenti consentiti una volta al giorno in Sicilia, anche per recarsi nelle attività commerciali autorizzate alla riapertura. Una nuova circolare della Regione, firmata dal dirigente della Protezione civile Sicilia, Calogero Foti, ribadisce anche l’obbligo di guanti e mascherine per chi lavora all’interno degli esercizi commerciali.
La circolare della Regione: “Evitare resi e cambi, chiusure domenicali”
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15 Aprile 2020, 09:20