13 Aprile 2019, 17:19
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PALERMO – “Non c’è non ci sarà alcun danno erariale”. Giuseppe Di Stefano, presidente di Sas, replica a cinque parlamentari dell’Ars che hanno presentato una interrogazione con la quale chiedono al governo Musumeci i motivi per cui la Servizi Ausiliari Sicilia, non abbia avviato le conciliazioni con un gruppo di lavoratori, procedura che avrebbe bloccato i ricorsi pendenti in sede giudiziaria.
La vicenda riguarda 44 lavoratori provenienti da Biosphera e Multiservizi che non furono assorbiti da Sas nell’ambito della fusione societaria, avvenuta nel 2012, e che hanno avviato un contenzioso, chiedendo l’assunzione: sul punto si è pronunciata, pochi giorni fa, la Cassazione che ha riconosciuto la legittimità dei ricorsi dei lavoratori rinviando in Corte d’appello la sentenza.
L’interrogazione parlamentare è firmata dai deputati del gruppo Popolari e autonomisti Carmelo Pullara, Giuseppe Compagnone, Giovanni Di Mauro, Daniela Ternullo e da Marianna Caronia del gruppo Misto.
“Le 44 persone già lavorano all’interno della società – aggiunge Di Stefano – per cui Sas non andrà incontro ad alcun danno. Perso atto della sentenza della Cassazione e in sinergia con il Dipartimento al Bilancio procederemo caso per caso alle transazioni ove possibile. Sas non poteva avviare prima le conciliazioni perché aveva vinto la causa in secondo grado. Ora che la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza per un nuovo giudizio di appello ci attiveremo d’intesa con il Bilancio”.
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13 Aprile 2019, 17:19