“Nessun evento nel Ragusano” |Dubbi sull’assessorato

di

09 Luglio 2012, 18:15

4 min di lettura

Ancora ombre sull’assessorato al Turismo. Perché le nubi sulle modalità di finanziamento delle manifestazioni in Sicilia non si limitano a quelle riferibili alla maxi-inchiesta della Guardia di finanza sui presunti casi di corruzione e turbativa d’asta in occasione dei “Grandi eventi” sostenuti dalla Regione siciliana.

L’accusa all’assessorato al Turismo, stavolta, giunge direttamente da un deputato del Partito democratico, Roberto Ammatuna, che sottolinea come “inspiegabilmente nella suddivisione delle manifestazioni sportive di grande richiamo turistico per il 2012 sia stata ‘dimenticata’ la provincia di Ragusa”. E in effetti, nell’elenco approvato dall’assessorato il 30 maggio scorso e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 giugno, tra i 47 eventi sportivi finanziati totalmente o parzialmente dalla Regione, non figura nessuna manifestazione nel Ragusano. Nonostante in quella provincia si fossero svolte negli anni passati, manifestazioni di lunga tradizione.

“In passato – scrive Roberto Ammatuna nella sua interrogazione – alcune manifestazioni sportive svoltesi in provincia di Ragusa, come il Beach Soccer di Scoglitti o il Memorial Peppe Greco di Scicli, hanno fatto parte a pieno titolo del Calendario ufficiale delle Manifestazioni di grande richiamo turistico, riscuotendo particolare successo di pubblico e contribuendo in maniera appropriata alla promozione dell’immagine turistica dei territori. Per l’anno 2012, – ha aggiunto – nonostante per i suddetti eventi sportivi sia stata regolarmente inoltrata domanda di inclusione nel Calendario Ufficiale delle Manifestazioni di grande richiamo turistico, ne sono rimasti inspiegabilmente esclusi”.

E l’esclusione è spiegabile con maggiore difficoltà anche alla luce di alcune “sproporzioni” evidenti, secondo Ammatuna, nell’elenco delle manifestazioni. “Mi sembra quantomeno curioso – ha spiegato – che ad esempio la cittadina di Giardini Naxos, dove risiedono quindici o ventimila abitanti, sia la sede di tre o quattro manifestazioni sportive, mentre un’intera provincia di oltre trecentomila abitanti non sia stata minimamente considerata”.

Articoli Correlati

E a dire il vero, proprio la sede di Giardini Naxos fa sorgere qualche dubbio in più. “Intanto – ha detto Ammatuna – non posso che prendere atto di come il torneo di Beach Soccer che veniva tradizionalmente organizzato a Scoglitti e con pochi soldi, oggi sia stato ‘spostato’, dalla stessa società che l’ha sempre organizzato, proprio a Naxos, con una bella sovvenzione della Regione”. E poi, c’è la casualità geografica: “Alla luce di tutto quello che sta accadendo attorno all’inchiesta sui cosiddetti “Grandi eventi”, – ha aggiunto Ammatuna – non si può non notare come Naxos sia davvero vicina a Taormina, considerata al centro delle vicende dell’inchiesta”.

Dubbi, al momento. E niente di più. Ma che trovano posto in un’interrogazione parlamentare: “Chiederò prima possibile chiarimenti in Aula su questa vicenda – ha incalzato Ammatuna – perché le cose poche chiare mi sembrano più di una. A cominciare dalle eccessive ‘corrispondenze’ tra il colore delle amministrazioni locali e l’attribuzione di una grande manifestazione sportiva”.

E l’intervento di Ammatuna, non sarà una novità. Nel settembre del 2011, infatti, un altro deputato, l’azzurro Roberto Corona, stavolta, aveva sollevato dubbi sulla scelta delle location degli eventi finanziati dalla Regione. In particolare, Corona aveva puntato l’indice contro “le incongruenze nella assegnazione dei siti nei quali il Circuito del Mito deve far tappa nel periodo luglio-ottobre 2011 e, in particolare, l’allocazione in 37 comuni sui 108 del Messinese. Dalle analisi effettuate – ha detto Corona – alcune fra le scelte fatte dall’assessore appaiono alquanto discutibili in quanto non finalizzate all’obiettivo che si vuole perseguire”. La Regione, in particolare, avrebbe scelto, secondo Corona, come Comuni beneficiari dei contributi, quelli guidati appunto da amministrazioni “amiche”. Ma non solo. Tra i paesi scelti per il Circuito c’è Sinagra, dove il 25 agosto s’è svolto il concerto “Musicarte”. Sinagra, guarda caso, è il paese in cui è nato l’assessore al Turismo Tranchida. E fino a quel punto si poteva pensare che l’attacco di Corona avesse motivazioni puramente “politiche” (il Pdl rappresenta la minoranza) o “campanilistiche” (Corona è di San Marco D’Alunzio, comune del Messinese vicino a Sinagra). E Tranchida in quell’occasione, si limitò a bollare come “inutile e pretestuosa” la polemica di Corona.

Ma passano pochi mesi, e a fine 2011 ecco che l’attacco all’assessorato al Turismo arriva da quello che allora era ancora un alleato: “Le iniziative recentemente allestite in Sicilia per il circuito del ‘Mito’ – ha dichiarato il deputato del Pd Roberto Marziano – sono costate quasi sette milioni di euro, mentre per ‘Luci a Siracusa’ si sarebbero spesi circa 800 mila euro: eppure non c’è mai stato un rendiconto pubblico o formale del successo delle varie iniziative, mai una verifica della veridicità della presenza di spettatori, della congruità tra le somme spese e il risultato ottenuto”. Nessuna rendicontazione, nessuna verifica, nessuna valutazione delle spese. Al di là delle inchieste, insomma, forse all’assessorato al Turismo le cose da chiarire sono ancora tante.

Pubblicato il

09 Luglio 2012, 18:15

Condividi sui social