Niki Niki, uomo di fiducia dei Nizza| Quello schiaffo al figlio del boss - Live Sicilia

Niki Niki, uomo di fiducia dei Nizza| Quello schiaffo al figlio del boss

Il profilo criminale di Francesco Belviso. Ecco cosa dicono i pentiti.

Processo Carthago 2
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CATANIA – Il figlio di un uomo d’onore sarebbe stato picchiato. La notizia sarebbe arrivata in carcere. E nel corso di un’udienza, dalle gabbie sarebbe partito l’ordine di picchiare chi si sarebbe permesso una tale mancanza di rispetto. L’episodio diventa un passo della requisitoria della pm Lina Trovato, per descrivere il profilo criminale di Francesco Belviso, imputato nel processo Carthago 2.  La magistrata cita le parole di Fabrizio Nizza. Il boss di Librino, nel 2015, racconta: “Ricordo che in udienza preliminare del processo Stella Polare, Orazio Magrì dalle sbarre, diede incarico a Franco Magrì che era al processo però libero, di dare botte a Francesco Belviso, altro associato del nostro gruppo, che aveva a sua volta picchiato il figlio di Orazio”.

L’uomo d’onore Fabrizio Nizza evidenzia come Belviso fosse affiliato al clan, anzi davanti alla sua foto dichiara che “è da sempre nel nostro gruppo”. E poi precisa: “Fa parte del clan Santapaola gruppo di San Cristoforo sin dal 2006 quando Daniele (Nizza, ndr) passò con i Santapaola a seguito dell’interessamento di Santo La Causa e Melo Puglisi per mantenere le nostre piazze di spaccio che volevano toglierci i Cappello. Nel 2010 come gli altri del gruppo si interessò della gestione delle piazze di spaccio a San Cristoforo”.

Ma non è l’unico collaboratore di giustizia che contribuisce a cristallizzare il ruolo criminale di Francesco Belviso, chiamato Niki Niki, che emerge anche dalle indagini dai carabinieri. I signori di Belpasso, i fratelli Gianluca e Mirko Presti non lo hanno mai conosciuto mai personalmente. “Sappiamo però che è un affiliato dei Santapaola”, dicono ai pm. Il killer Carmelo Aldo Navarria lo avrebbe conosciuto in carcere. “Gli sarebbe stato presentato da Giovanni Nizza”. Il soldato dei Nizza Angelo Bombace lo conosce solo di vista, ma è più preciso rispetto all’appartenenza mafiosa. “E’ un affiliato al gruppo di Daniele e Giovanni Nizza”, dice. Salvatore Cristaudo, anche lui ex uomo di Librino, avrebbe conosciuto “personalmente Francesco Belviso, cresciuto con Daniele e Giovanni Nizza”. Avrebbe avuto il ruolo di “riscuotere le estorsioni”. Addirittura Davide Seminara racconta che è “Niki Niki ad un certo punto che gli insegna le estorsioni”. La pm Trovato spiega che Belviso avrebbe spiegato al collaboratore come e dove andare a riscuotere il pizzo.

Non solo estorsioni. Belviso avrebbe dovuto anche curare “la gestione della piazza di via Playa”, racconta Cristaudo.  Il pentito Carmelo Distefano scende nei particolari: “Riforniva via Plaia e via Stella Polare”. Per chi lavorava? “Per conto di Daniele Nizza – spiega Seminara – e i soldi li dava a Lombardo (Rosario, ndr)”

 

 


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