Nizza imputato per omicidio |Il turno della difesa

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13 Settembre 2017, 18:16

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CATANIA – Le contraddizioni dei collaboratori di giustizia. E’ questo il punto in comune delle varie arringhe che si sono susseguite oggi nel processo di secondo grado che vede alla sbarra l’ex boss di Librino dei Santapaola Andrea Nizza, imputato per l’omicidio di Lorenzo Saitta avvenuto nel 2006, i fratelli Agatino e Martino Cristaudo, Eros Condorelli e Giovanni Privitera, tutti e quattro accusati della soppressione del cadavere di Giuseppe Rizzotto (ex referente del Villaggio Sant’Agata).

Non attendibili dunque per i difensori i collaboratori Davide Seminara, Salvatore Cristaudo, Fabrizio Nizza e Angelo Bombace (ascoltato nel processo d’Appello). Le rivelazioni de relato, quindi apprese da terze persone, sarebbero – hanno evidenziato gli avvocati – ricche di contraddizioni. Dai racconti dei pentiti sono scattate le indagini che hanno portato a ricostruire movente ed esecuzione degli omicidi. Lorenzo Saitta sarebbe stato attirato in una trappola e Andrea lo avrebbe ucciso a fucilate. Tutto su ordine del fratello Daniele, che sta affrontando il processo ordinario di primo grado.

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Il processo è stato rinviato a mercoledì 11 ottobre per la discussione dell’altro difensore di Andrea Nizza, l’avvocato Francesco Strano Tagliareni. Questa mattina a parlare davanti ai giudici d’appello sono stati l’avvocato Andrea Gianninò, difensore di Privitera e Condorelli, l’avvocato Salvatore Camonita, difensore di Cristaudo, e il codifensore di Nizza, l’avvocato Ladislao Massari. La requisitoria del Pg Angelo Busacca si è svolta nel corso dell’ultima udienza. Se non ci saranno repliche, al termine dell’arringa dell’avvocato Strano Tagliareni la Corte d’Assise d’Appello potrebbe ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza.

 

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13 Settembre 2017, 18:16

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