Gioeni, l’eterno rinvio. Bosco: |”Consegna a gennaio”

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18 Dicembre 2013, 06:00

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CATANIA – Era prevista per Natale 2013, ma con molta probabilità slitta a metà gennaio 2014 la consegna della rotonda del Nodo Gioeni. Eppure all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Luigi Bosco questa previsione di consegna non torna. “Il cronoprogramma – precisa – approvato dalla Commissione regionale il 18 settembre scorso prevedeva quattro mesi di lavoro e i quattro mesi scadono a gennaio 2014. La notizia vera è che i soldi che mancavano per finanziare l’opera, 4 milioni e 600mila euro, sono stati sbloccati – dichiara Bosco a LiveSiciliaCatania – e anche accreditati. Proprio oggi abbiamo avuto la certezza dell’accredito dalla banca. Per questo ringrazio Giovanni Spampinato della Protezione Civile per l’azione sinergica che abbiamo portato avanti e che ha anticipato un’erogazione che poteva arrivare solo fra tre quattro mesi”. Un excursus non da poco che consentirà al Comune di cominciare a pagare l’impresa che dal 2010 non vede un euro e avanza crediti per più di tre milioni di euro. Un ritardo che ha influito – forse non poco – nell’ultimo sprint finale che avrebbe permesso di completare tutto entro dicembre 2013.

Cosa manca per completare i due grandi torna indietro? Allargare una delle corsie sud, fare i collegamenti necessari e ultimare il riempimento del vecchio sottopasso. Il direttore dei lavori, Rosario Mirone, aveva parlato di 45 giorni a partire dallo spostamento dei sottoservizi, il problema numero uno di tutti questi lavori, che è stato completato il 2 novembre scorso. “Dopo i sottoservizi ci sono stati una serie di lavori materiali da fare: livellamento, tracciamento, quote. A me hanno assicurato – ammette Bosco – che stanno mettendo tutte le forze possibili e non sovrapponibili”.

E’ facile pensare che lo sblocco dei finanziamenti metterà nuove energie ai lavori. “Di sicuro – afferma Mirone – nelle more del completamento, fastidi alla circolazione non ce ne saranno”. Dove per “fastidi” si intende la chiusura della Circonvallazione. Ma prima che la viabilità potrà tornare alla normalità bisognerà aspettare la realizzazione del sottopasso che collegherà via Caronda con via Grassi. Un collegamento importante che era stato stralciato dal progetto nel 2009 per mancanza di fondi.

“In questi mesi in cui tutti parlavano solo del Nodo Gioeni io mi sono occupato – continua Bosco – di verificare la finanziabilità di questo come progetto autonomo. Il sottopasso dovrebbe iniziare nell’ultima salita di via Caronda e sbucare poco prima di via Gaifami. Nella parte centrale sarà più profondo”. Purtroppo a rendere tutto più difficile c’è una condotta di convogliamento delle acque alta due metri e venti che passa proprio sotto la Circonvallazione e che raccoglie le acque che provengono dalla Morgagni. Una condotta che, seppur sovradimensionata, non è possibile chiudere e non c’è la volontà di escludere. Tanto è vero che in fase di realizzazione dei lavori del Nodo Gioeni sono state predisposte delle caditoie che scaricano nella condotta e da lì arrivano direttamente a mare.

La condotta diventa un problema nella progettazione del sottopasso che al momento si trova al primo stadio, cioè quello preliminare. “Un problema – spiega l’assessore Bosco –  che quasi sicuramente potrà essere superato grazie a un sifone. Adesso il progetto è pronto per essere appaltato con una modalità integrata che consentirà due fasi distinte. La prima sarà quella della progettazione che verrà affidata alla ditta aggiudicataria. Una soluzione che io preferisco per permettere a menti giovani di proporre soluzioni anche innovative. La seconda fase sarà quella dell’esecuzione”. In totale saranno necessari circa 18 mesi per completare tutto l’iter e arrivare anche alla consegna dell’opera, attesa soprattutto dagli automobilisti.

 

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18 Dicembre 2013, 06:00

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