10 Dicembre 2024, 10:49
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PALERMO – “L’Autorità portuale di Palermo ha dimostrato in questi anni, grazie alla gestione di Pasqualino Monti, di avere una marcia in più“, lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo al convegno “Noi, il Mediterraneo” che si è tenuto questa mattina al Marina Yachting del molo trapezoidale di Palermo, organizzato dall’Autorità portuale.
“È cambiata la mobilità portuale, sono aumentati i flussi crocieristici e la città si è riappropriata del suo mare”. Il governatore si è detto anche dispiaciuto per l’addio di Pasqualino Monti che guida l’autorità portuale che si “consumerà” a luglio dopo la scadenza del mandato, “se dipendesse da me lo confermerei in eterno, ma sicuramente continueremo il progetto di riqualificazione della costa, soprattutto nella parte che prevede la bonifica della zona Sperone. La Regione, come sempre, farà la sua parte”.
Schifani ha parlato anche dello sviluppo delle altre infrastrutture portuali siciliane, da Termini Imerese ad Augusta, e delle opportunità che rappresentano per la crescita dell’Isola. “Sul porto di Termini Imerese abbiamo investito 30 milioni di euro del Fsc perché la mobilità marina in quell’area va integrata con il territorio anche in funzione dell’operazione Pelligra. Termini può essere un hub internazionale per l’esportazione delle nostre produzioni”.
“Augusta riceverà significativi investimenti statali e regionali per conseguire un obiettivo di ammodernamento che è nazionale ed europeo. Ne verranno straordinarie opportunità per lavoro, specializzazioni, nuove imprese a supporto della sfida più complessa della transizione ecologica: la produzione di energia attraverso l’eolico marino galleggiante. Sono certo che la cooperazione istituzionale che ha consentito a Palermo di riappropriarsi del proprio grande porto e alla Sicilia di conquistare con Augusta uno dei porti prioritari per la transizione ecologica, possa costituire non solo un riferimento di buona amministrazione in Italia e all’estero – ha concluso Schifani -, ma soprattutto un concreto snodo per la Sicilia del futuro”.
“Abbiamo ricostruito un’infrastruttura, lo abbiamo fatto partendo dalle opere di grande infrastrutturazione, alla ricostruzione delle strutture ricettive, quindi i terminal. Abbiamo costruito cinque terminal in quattro porti. A Palermo abbiamo realizzato il terminal aliscafi, crociere, il molo Trapezoidale, che è un molo che oggi può ospitare 14 mega yacht di dimensioni molto importanti”.
Sono le dichiarazioni di Pasqualino Monti, presidente uscente dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, parlando del bilancio da lui tracciato nel corso della sua amministrazione.
Secondo dati forniti dell’Adsp del Mare di Sicilia Occidentale, il Pil dell’Autorità è cresciuto di 45 volte in sette anni, ossia la durata della carica di Monti, che si è insediato nel 2017.
“Abbiamo – prosegue – ricostruito la filiera della cantieristica, da quella maggiore a quella minore. Abbiamo creato un sistema che, da un lato ci ha consentito di raggiungere numeri importantissimi per la crescita del Pil, da un altro alto invece ci ha consentito di incrementare un’occupazione a dismisura. A questo si aggiunge un terzo risultato importante, cioè, nei porti del nostro network finalmente si respira aria di città: non sono più luoghi chiusi alla città ma aperti, quindi riqualificati, ristrutturati, che hanno ricucito quella ferita con le città che hanno la fortuna di ospitarli”.
“Questo luogo – il Marina Yacthing all’interno del molo Trapezoidale – è stata un’opera molto importante, della quale noi andiamo molto fieri. Io, in particolare, sono orgoglioso di aver guidato una squadra che ha unito ai risultati numerici, anche una grande capacità di innamorarsi del progetto, che è stato realizzato in tempi molto ridotti, con una passione e dedizione che di solito non di trovano facilmente e che ha prodotto importanti risultati numerici”.
Il presidente dell’Autorità portuale ha fatto un “tuffo” nel passato: “Ieri ho visto la conferenza stampa che feci nel novembre 2017 quando si tenne la prima edizione di ‘Noi, il Mediterraneo’ e devo dire che quelle slide che all’epoca rappresentavano dei render di come sarebbe stato il porto di Palermo mi hanno reso molto soddisfatto perché la maggior parte di quelle cose sono state realizzate. Penso che alla fine il consuntivo sia molto molto positivo: abbiamo lavorato tanto e abbiamo lavorato bene. Penso che il risultato più importante è che ci sia un traffico che è cresciuto costantemente a doppia cifra, il prodotto interno lordo del nostro scalo si è incrementato con numeri che per me erano davvero inaspettati. Sono davvero molto soddisfatto e questo è il lavoro di una squadra fatta da siciliani, da parlermitani a cui va il mio ringraziamento”.
“Bisogna finire l’interfaccia porto-città – prosegue – bisogna concludere i lavori del bacino per far costruire le navi, sono cantieri orami in corso e si devono solo concludere. Le aziende stanno lavorando e lo stanno facendo in maniera rapida e veloce, la struttura è abituata a seguire i lavori con un metodo che è stato quello che ci ha consentito di mettere a terra tutte le infrastrutture che abbiamo realizzato. Sono convinto che su Palermo la gran parte del lavoro è stata fatta”.
“Il ponte sullo Stretto è un’infrastruttura straordinariamente importante, perché se collegata all’anello ferroviario, infrastrutture chiamano infrastrutture, più le realizzi più si migliora la qualità dei cittadini da un lato e dall’altro la velocità nello scambio delle merci”, ha continuato Monti.
“L’elemento logistico si basa sulla capacità di realizzare infrastrutture. Il nostro Paese ne ha bisogno. Il ponte è uno di quegli asset che darà la possibilità alla Sicilia di avere una connessione diversa rispetto a quella che ha oggi”.
“Ogni anno misuriamo in maniera crescente la distanza che ci separa dall’anno precedente. Abbiamo segnato alcuni punti importanti e un nuovo rapporto con il mare. Un’integrazione sempre più completa tra autorità cittadina e autorità portuale in un quadro complessivo di rigenerazione non sono portuale ma anche urbana. Vi è una prospettiva di ulteriore collaborazione per il completamento dell’intero waterfront di Palermo”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, parlando a margine della sesta edizione di ‘Noi, il Mediterraneo’, al Marina Yacthing.
“Credo siano tutti obiettivi che servono a sottolineare la necessità sempre più forte di una collaborazione istituzionale e di una integrazione delle risorse.
Lagalla ha parlato anche della passerella che attraverserà via Crispi: “I tempi per la realizzazione della passerella sono quelli legati all’avvio delle procedure. Noi siamo già in possesso delle risorse Fsc e quindi sulla base di una convenzione già esistente li trasferiremo all’Autorità portuale per un avvio dei lavori che mi auguro possa già essere realizzato per la prima metà del 2025″.
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