Tensione per le nomine, salta tutto | Si riparlerà di poltrone mercoledì - Live Sicilia

Tensione per le nomine, salta tutto | Si riparlerà di poltrone mercoledì

Non c'è accordo politico per la scelta delle guide di Esa, Irsap, Crias e altri enti. I nomi.

Incarichi alla Regione
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PALERMO – Alla fine, dopo lunghi pellegrinaggi ed estenuanti colloqui, è saltato tutto. E così, la giunta di Rosario Crocetta ha dovuto rinviare a mercoledì la spinosa questione delle nomine a capo degli enti regionali.

Questione che non è arrivata nemmeno tra i tavoli della giunta, convocata inizialmente per le 17, e durante la quale il governo ha approvato il ddl che stanzia 50 milioni per i disabili, togliendoli ai fondi stanziati per i corsi di Formazione Oif destinati ai ragazzi e vincolando il dieci per cento dei finanziamenti destinati ai Comuni per un totale di 34 milioni.

Per il resto, niente nomine. Evidentemente, l’accordo politico che doveva essere il frutto delle “consultazioni” svolte oggi, alla fine non si è trovato. Nonostante sia il Pd che Sicilia Futura si dicano disinteressati a queste operazioni: “Ci tiriamo fuori – ha detto il segretario regionale del movimento di Cardinale, il catanese Nicola D’Agostino – da questa corsa ai saldi di fine stagione. E chiediamo al Pd di interpretare un ruolo diverso, rinunciando a questi giochi”.

Il Pd, attraverso l’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici, era interessato in particolare agli enti che afferiscono a quel ramo dell’amministrazione: l’Istituto zootecnico, la Stazione sperimentale di granicultura, l’istituto per l’Incremento ippico e l’Istituto vino e olio. In quest’ultimo caso il nome più caldo è quello di Vincenzo Cusumano, dirigente gradito all’assessore che sembra comunque intenzionato a indicare dirigenti interni alla pubblica amministrazione. Una scelta che creerebbe, però, qualche problema politico all’Esa, dove da anni a guidare è un commissario esterno, pluriprorogato, come Francesco Calanna, vicinissimo al senatore Giuseppe Lumia.

Ma le poltrone che scottano, sono anche altre: quella della Crias, dove i centristi di Giovanni Pistorio vogliono inviare un proprio uomo; il Ciapi di Priolo dove invece potrebbero essere gli uomini di Angelino Alfano a indicare un nome; infine alla Società interporti che sta a cuore allo stesso Lumia. E ancora, si attende la nomina del presidente di Irsap, dove il governo vuole confermare Maria Grazia Brandara, fedelissima del presidente Crocetta e soprattutto della vicepresidente Lo Bello.

L’accordo, però, non c’è ancora. La spartizione non è andata a buon fine. C’è ancora qualche nodo da sciogliere. Anche perché la situazione sarebbe stata ulteriormente complicata dalla decisione del governo di mettere sul piatto di oggi anche alcune nomine di dirigenti generali. A quel punto, è saltato il tavolo. Ma si tornerà presto a discutere di poltrone: già nella giunta di mercoledì mattina.

Una giornata di incontri, poi la fumata nera

Doveva essere la giunta della resa dei conti. O del grande compromesso politico. Ed era partita già da un po’ la corsa dei partiti, rappresentati dai leader regionali che hanno in queste ore raggiunto la sede della presidenza della Regione, verso questa o quella poltrona.

Alcune di queste nomine erano rimaste “in sospeso”, dopo una giunta assai tesa, culminata in un duro botta e risposta tra gli assessori Baccei e Pistorio. Proprio quest’ultimo sembra il più interessato a uno degli enti che potrebbero oggi conoscere il nome della nuova guida. La Crias, infatti, è da tempo in “orbita centristi”. E per lungo tempo si è anche rincorso un nome: quello di quello dell’ex sindaco di San Piero Patti ed ex presidente del Consiglio provinciale di Messina, Salvino Fiore.

Ma gli animi sono molto caldi, anche a causa delle recenti decisioni del governatore Crocetta, che nelle ultime settimane ha “blindato” suoi fedelissimi a capo di varie società regionali. È il caso della discussa nomina, ad esempio, del consulente Sami Ben Abdelaali al vertice di Ircac. Una decisione giunta appena due giorni dopo la nomina dello stesso consulente del governatore all’interno dell’Ufficio di gabinetto dell’assessore alle Autonomie locali Luisa Lantieri. Nomina che ha spinto la parlamentare nazionale Chiara Di Benedetto a presentare esposti a Procura, Corte dei conti e Autorità anticorruzione.

Crocetta, però, nel frattempo ha anche “promosso” ad amministratore unico di Seus, la società che gestisce il servizio 118, l’ex componente del suo ufficio di gabinetto, Gaetano Montalbano. Di pochi giorni fa, invece, il re-incarico ad Antonio Ingroia al vertice dell’azienda che si chiamava Sicilia e-servizi e che da appena venti giorni ha mutato il proprio nome in “Sicilia digitale”. Fedelissimi ovunque, quindi. Scelte che hanno scatenato la reazione di alcuni alleati. È il caso del movimento Sicilia futura che ha anche messo in discussione il sostegno stesso al governo.

La giunta, come detto, alla fine non ha affrontato il tema delle nomine. Ma il clima è comunque surreale, visto che il governo sembra essersi accorto solo a sette mesi dalla fine della legislatura delle necessità di dotare questi enti di nuove guide. In realtà, queste nomine potrebbero risultare importanti in vista delle imminenti elezioni. E a confermarlo è il viavai di politici oggi verso Palazzo d’Orleans. Un vero e proprio “pellegrinaggio”, in attesa di chiudere gli ultimi accordi. Che alla fine non sono arrivati. Se ne riparlerà mercoledì.


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