“Non c’è stata truffa” | Restituiti i beni a imprenditore

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11 Luglio 2013, 19:37

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PALERMO – Nessuna truffa. Per questo motivo a Francesco Marrone, titolare della società Mpm, una delle concessionarie di pubblicità coinvolte nell’inchiesta sui Grandi eventi, sono stati restituiti i beni inizialmente sequestrati, nello specifico, quote della società chiamata in causa nell’indagine della Procura di Palermo.

È bastato a Marrone, stando all’ordinananza del Tribunale del riesame, presentare una rivista all’interno della quale erano presenti le pagine pubblicitarie per le quali la Mpm, di cui Marrone è il titolare, aveva “staccato fattura” al Ciapi. Anzi due fatture, da 16 mila euro complessivi. Era questa la cifra che, stando alle indagini degli inquirenti, Marrone avrebbe incassato senza offrire alcun servizio.

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Come detto, è bastato mostrare il giornale con le pagine pubblicitarie e i giudici hanno “escluso il fumus boni iuris del concorso del Marrone nel delitto in constestazione”. Per questo motivo, quindi, “va conseguentemente revocato – scrivono i gudici Antonealla Consiglio, Maria Elena Gamberini ed Emilio Alparone – il decreto di sequestro preventivo a carico dell’impugnante, con conseguente restituzione di ogni bene all’avente diritto”. “Sono conento – ha commentato Marrone – che si sia riabilitato il mio nome e i miei 40 anni di lavoro”.

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11 Luglio 2013, 19:37

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