Nuove regole per la legge 104 |”Penalizzato chi ha più bisogno”

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15 Febbraio 2017, 15:09

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PALERMO – Stretta della Regione sui 2800 dipendenti che usufruiscono della legge 104 per assistere familiari disabili. Il Dipartimento della funzione pubblica e del personale regola con una circolare l’utilizzo di permessi retribuiti per i regionali, ma i parenti di disabili e sindacati denunciano: “in questo modo si esce dalla legge nazionale”.

La legge 104 assegna tre giorni di permesso a chi deve assistere un familiare in condizioni di disabilità grave, a prescindere dal numero di ore di cui è composta una giornata, e a meno che non si scelga volontariamente il conteggio a ore. La circolare della Regione stabilisce invece che i permessi retribuiti legati alla 104 vanno sempre calcolati in diciotto ore settimanali. Ciò significa che chi oggi prende, per esempio, la giornata di mercoledì, che in molti uffici regionali è di rientro e dunque di dieci ore, ha a disposizione solo altre otto ore di permesso. In questo modo il numero di giorni disponibili diminuirebbero, dato che la giornata lavorativa di un dipendente regionale è, in media, di sei ore e mezza.

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Una situazione che si tradurrebbe di fatto in meno diritti per i disabili e per i familiari che li assistono, dato che il tempo da dedicare alle cure si ridurrebbe. Chi oggi assiste una persona disabile per tre giorni alla settimana, infatti, con le nuove regole sarebbe costretto a chiedere permessi non retribuiti o rientri pomeridiani per poter stare con costanza accanto al proprio familiare.

“Con questa circolare si realizza una disparità tra la legge nazionale e il modo in cui viene interpretata in Sicilia”, sostiene Dario Matranga, del sindacato Cobas Codir, “la Regione ha voluto mostrare durezza nei confronti di chi abusa della 104. Anche se ci sono casi in cui questi abusi avvengono, in questo modo viene penalizzato soprattutto chi ha più bisogno della legge 104 e deve badare a familiari con disabilità”.

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15 Febbraio 2017, 15:09

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