Cronaca

Offese al presidente Mattarella, condannati due “haters”

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30 Settembre 2021, 18:23

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PALERMO – Cadono due ipotesi di reato e ne resta in piedi una. Il palermitano Manlio Cassarà e il milanese Davide Palotti sono stati condannati per le offese social contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il primo a un anno di carcere, il secondo a un anno e quattro mesi. La Procura aveva chiesto la condanna a due anni e mezzo.

I fatti risalgono al 2018, nei giorni in cui il Quirinale affidò l’incarico per la formazione del governo a Carlo Cottarelli. Un tentativo naufragato e seguito dall’esecutivo fra Lega e Movimento 5 Stelle.

Gli “haters” erano accusati di attentato alla libertà, istigazione a delinquere e offesa all’onore e al prestigio del presidente. Quest’ultima è l’unica imputazione, la meno grave, che ha retto al vaglio del giudice per l’udienza preliminare Giuliano Castiglia. Se fosse arrivata una condanna anche per gli altri reati gli imputati, difesi dagli avvocati Roberto Tricoli, Massimiliano Miceli e Walter Cutrono, rischiavano da cinque a quindici anni di carcere.

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Gli haters erano nove in tutto, ma solo Cassarà, 41 anni, e Palotti, 57 anni, avevano scelto il rito abbreviato. Gli altri vengono processati nei tribunali competenti in giro per l’Italia. Il primo ad essere identificato dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Calogero Ferrara e Luisa Bettiol fu il palermitano Cassarà, che scrisse su Facebook: “hanno ucciso il fratello sbagliato”, riferendosi all’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato, assassinato dalla mafia nel 1980. Subito dopo la convocazione in Procura scrisse una lettera di scuse a Capo dello Stato.

Palotti invece scrisse: “Non lo meritava Mussolini, questo se la merita tutto”, allegando al post la foto di Mattarella a testa in giù.

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30 Settembre 2021, 18:23

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