Licari, le risposte nell’antenna | La vittima ha inseguito i killer

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11 Novembre 2013, 17:08

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PALERMO – Un’antenna potrebbe tradire i killer di Baldassare Licari. Nel frattempo si scopre che potrebbe essere stata la vittima a inseguire in suoi carnefici prima di essere crivellato di colpi. Sono i nuovi sviluppi delle indagini sull’omicidio del pensionato di Montelepre.

Innanzitutto c’è quel ricevitore piazzato proprio sul tetto della casa di campagna dell’ex cantoniere della Provincia di Palermo ucciso alcuni giorni fa a Montelepre. Gli investigatori stanno accertando chi e per cosa lo abbia installato. Da una prima verifica si è scoperto che l’antenna riesce a captare e registrare i segnali dei telefonini che si trovano in zona. E dunque anche quelli delle persone che erano in casa della vittima il giorno del delitto. Di coloro che prima hanno consumato un caffè in compagnia di Licari e poi lo hanno ucciso con due pistole. Una 357 magnum e una calibro 22.

Su cosa sia avvenuto nell’abitazione lungo la strada che collega Montelepre a Partinico emerge una ricostruzione che stravolgerebbe quanto finora sembrava assodato. In un primo momento era stato ipotizzato che i killer avessero colpito Licari in casa per poi inseguirlo mentre tentava di mettersi in salvo raggiungendo la macchina. Le cose, però, sarebbero andate in maniera diversa. Due i particolari che insospettiscono gli agenti del commissariato di Partinico e quelli della sezione Omidici della Squadra mobile, coordinati dal pubblico ministero Dario Scaletta.

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Lungo la stradina che collega la casa di campagna alla provinciale sono stati trovati delle macchie di olio e i frammenti delle plastiche degli stop di una macchina. La Fiat seicento di Licari è stata ritrovata con i fari rotti. Quelli anteriori, però. La stradina inoltre non presenta dei dossi tali da giustificare un danno alla coppa dell’olio. Ecco allora prendere piede l’ipotesi che possa essere stato Licari, a bordo della sua macchina ad inseguire i due uomini che si stavano allontanando. Avrebbe pure cercato di speronarli. Solo dopo i killer sarebbero tornati indietro per uccidere il pensionato, già ferito all’interno della casa.

Chi sono i due killer? Certamente due uomini che Licari conosceva bene. E cosa c’era di tanto importante da discutere? Messa da parte la pista dell’usura, restano in piedi quella dei contrasti di vicinato e quella mafiosa. Licari potrebbe avere visto qualcosa che non doveva vedere, magari durante il suo lavoro che era anche quello di controllare la regolarità dei varchi creati sulle strade pubbliche. Una riposta potrebbe arrivare dall’antenna trovata sul tetto dell’abitazione. Anche perché gli investigatori hanno in mano il Dna di uno dei killer estratto dal sangue lasciato in casa.

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11 Novembre 2013, 17:08

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