28 Novembre 2013, 11:21
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PALERMO – Fermate due persone. Svolta nelle indagini sull’omicidio di Massimo Pandolfo, massacrato con 40 coltellate ad aprile scorso nell’area del teatro del Sole ad Acqua dei Corsari, a Palermo.
I carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Piazza Verdi hanno eseguito un provvedimento di fermo su richiesta dei sostituti procuratori Geri Ferrara e Diana Russo nei confronti di Giuseppe Pollicino, 19 anni, e Giuseppe Manago, 36 anni. I due sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine per precedenti legati a rapine e al mondo della prostituzione. Al vaglio la posizione di una terza persona. Un giovane di 22 anni.
Pollicino avrebbe confessato, scagionando il minorenne che si era autoaccusato del delitto. Quello da lui ordito sarebbe stato un agguato per punire Pandolfo che nel corso di un precedente rapporto sessuale era stato troppo violento. Da qui la spedizione punitiva. La voce si era sparsa negli ambienti della prostituzione dove i militari guidati dal capitano Daniele Credidio hanno raccolto alcune informazioni che li ha portati a Pollicino. Poi, è pure arrivata una teelfonata anonima. Messo alle strette Pollicino è crollato, confessando il delitto.
Il caso però non è chiuso. Resta da capire perché il minorenne si era accollato una responsabilità non sua. Di certo, però, i particolari del suo racconto coincidono con quelli di Pollicino. Dunque, anche lui si sarebbe trovato sul posto al momento del delitto. Insieme a chi? I sospetti, oltre che su Pollicino e Manago, cadono anche su un ragazzo di 22 anni e su altre persone.
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28 Novembre 2013, 11:21