“L’ho ucciso soltanto | perché era felice”

di

01 Aprile 2019, 12:25

1 min di lettura

“Mi sentivo braccato dai carabinieri. Non volevo commettere altri guai”. Said Machaouat, il 27enne di origini marocchine fermato nella notte, ha spiegato così perché ha deciso di confessare il delitto di Stefano Leo, il torinese di 34 anni sgozzato in riva al Po la mattina del 23 febbraio scorso. Il reo confesso non conosceva la vittima; secondo i primi accertamenti sembra che il fermato fosse depresso per la separazione dalla ex moglie. L’arma del delitto, un coltello da cucina nascosto in una cassetta dell’Enel e fatto ritrovare dal fermato, sarà inviata ai Ris di Parma per ulteriori accertamenti tecnici.

Articoli Correlati

Perché l’omicidio è stato commesso? La confessione che trapela è agghiacciante: “Perché fra i tanti mi sembrava felice. Io volevo ammazzare un ragazzo come me , togliergli tutte le promesse che aveva, toglierlo ai suoi figli e ai suoi parenti“.

Pubblicato il

01 Aprile 2019, 12:25

Condividi sui social