04 Maggio 2024, 13:45
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PALERMO- Nessuno se lo aspettava. Tutti volevano bene a Pietro e Laura. In via Notarbartolo gli occhi dei presenti sono spalancati per un orrendo sentimento di sorpresa che si confronta con una notizia deflagrata stamattina.
Secondo la prima ricostruzione Laura Lupo, che apparteneva al corpo di Polizia municipale, avrebbe fatto fuoco contro il marito, Pietro Delia, per poi rivolgere l’arma contro se stessa.
Un omicidio suicidio. Siamo al numero civico 49 di una elegante zona residenziale. A qualche metro di distanza l’albero Falcone ricorda donne e uomini che si sacrificarono per rendere questa terra un poco migliore.
Le facce non abbandonano quel tragico stupore. “Un colpo per tutti, una tragedia”, mormora l’assessore comunale alla Polizia municipale, Dario Falzone.
“Non ce lo aspettavamo – dice il comandante del corpo, Angelo Colucciello -. Parliamo di una famiglia perbene. La tremenda verità è che ci sono due corpi a terra. Lasciamo a chi indaga il tempo di ricostruire”.
Intorno c’è una piccola folla dolente. “Erano persone bellissime – dice una signora che conosceva la coppia -, i nostri figli sono cresciuti insieme”. Un’altra voce: “Ho sentito alla radio… non ci volevo credere e mi sono precipitata. Purtroppo è tutto vero”.
In un angolo, distrutto dal dolore, il dottore Giorgio Trizzino, fondatore della Samot che proprio nell’impegno delle cure palliative aveva conosciuto Pietro. “Non riesco a crederci”, riesce appena a mormorare anche lui.
I carabinieri presidiano la zona con delicatezza. Uomini con guanti e calzari entrano ed escono dal civico numero 49. Intorno al perimetro del lutto, via Notarbartolo risplende in un giorno di sole e di gelati. Questo evento atroce nessuno se lo aspettava. Nessuno lo ha visto arrivare.
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04 Maggio 2024, 13:45
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