Morì per il crollo di un’impalcatura |Condannate quattro persone

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25 Gennaio 2013, 17:30

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PALERMO – A quasi dieci anni dal crollo dell’impalcatura durante la ristrutturazione di un palazzo in viale Trinacria il 27 dicembre 2003, che causò la morte di un operaio e il ferimento di un altro lavoratore, il giudice monocratico di Palermo, Daniela Vascellaro, ha condannato quattro persone con l’accusa di omicidio colposo e disastro colposo: due anni e due mesi sono stati inflitti a Tommaso Romano, amministratore dell’impresa ‘Eurom Tecnologie’, e Francesco Portera, coordinatore della sicurezza; due anni e sei mesi a Marcello Aloisio e Antonio Falcone, titolari di imprese individuali che avevano ricevuto in subappalto parte dei lavori. Assolto per non aver commesso il fatto Carlo Pesetti, direttore dei lavori, assistito dall’avvocato Giovanni Di Benedetto.

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Nel crollo morì l’operaio Filippo Piano, sepolto sotto una montagna di tubi metallici e lamiere, mentre il cognato Domenico Abbate rimase ferito. E’ stato disposto un risarcimento di 80 mila euro per la famiglia della vittima.

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25 Gennaio 2013, 17:30

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