15 Febbraio 2018, 16:55
1 min di lettura
Due condanne per la morte di un operaio, Carmelo Giglio, precipitato nel 2011 da un altezza di quindici metri. Aveva 56 anni.
Ad Enrico e Salvo Patanè sono stati inflitti quattro anni ciascuno di carcere perché non avrebbero garantito gli standard di sicurezza. . Riconosciuta una provvisionale per i danni ai familiari della vittima, costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Pietro Cascio.
Giglio era alla guida di un bobcat al quarto piano di un palazzo, in via Giovanni Falcone, a Mazara del Vallo. Per conto di una ditta di Acireale, della quale i Patanè sono i titolari, stava demolendo alcune parti di un edificio della società Poiatti, che produce pasta.
Il giudice ha ordinato la trasmissione degli atti in Procura per valutare le dichiarazioni rese dai testimoni Ignazio Figuccio, Salvatore Caradonna, Giovanni Poiatti e Giuseppe Monaco. Dichiarazioni che non hanno convinto il giudice e che potrebbero portare alla riapertura di posizioni archiviate durante le indagini.
Pubblicato il
15 Febbraio 2018, 16:55