Restauro di piazze e mercati storici della città di Palermo, di assi viari come l’antico Cassaro e la via Maqueda, riqualificazione delle periferie, messa in sicurezza delle scuole, di edifici pubblici e ammodernamento della rete infrastrutturale nella provincia. Sono alcune delle proposte del report sulle opere pubbliche della Fillea Cigl.
Secondo il rapporto, nell’intera provincia nel campo delle infrastrutture il quadro complessivo degli impegni di spesa è di 1.703.056.489 euro, ma le risorse realmente attribuite sono di 712.862.057 e potranno dare lavoro a 520 persone.
“Ci sono stati duemila posti di lavoro in meno nel settore edile a Palermo negli ultimi due anni, a fronte di un calo di 250 mila addetti a livello nazionale – ha detto il segretario del sindacato, Mario Ridulfo -. Solo il 10 per cento dei fondi nazionali destinati alla Sicilia è in corso di spesa in città per le grandi opere infrastrutturali per mancanza di progetti e incapacità burocratica”. “Sono ferme opere come il sottopasso di via Perpignano o il collettore fognario – ha ricordato – Palermo ha ancora il sistema fognario di 50 anni fa. E’ ora di passare dalla strategia degli annunci a quella alla costruzione”.
