24 Aprile 2021, 10:45
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Aggiornamento delle 13.15 – Come non detto, non sarà oggi il giorno della nuova giunta di Leoluca Orlando. Il comune di Palermo fa retromarcia e annulla la conferenza stampa fissata alle 15.30 per la presentazione dei nuovi assessori che prenderanno il posto dei renziani, andati via in polemica col primo cittadino. Ufficialmente un semplice rinvio alla prossima settimana, ma da stamattina chat e telefoni ribollono.
La quadratura del cerchio infatti non sarebbe ancora arrivata: Orlando deve ancora incontrare i singoli gruppi e ha deciso di rinviare il tutto a lunedì, sempre che non ci siano cambiamenti dell’ultima ora. Ma è il segnale che il completamento della giunta è un cantiere ancora aperto. L’unica certezza è che uno dei due posti andrà a un consigliere comunale di Avanti Insieme che si occuperà di Cimiteri: fra i papabili Valentina Chinnici, insegnante, ma in vantaggio ci sarebbe l’ingegnere Toni Sala, orlandiano doc alla seconda consiliatura. In entrambi i casi, il prescelto non si dimetterebbe dal consiglio così da evitare surroghe.
Resta il rebus su chi si occuperà di Attività produttive: scartata l’ipotesi di un nome in quota Partito Democratico, si fa il nome di un tecnico scelto direttamente dal sindaco ma che possibilmente non dispiaccia ai dem e al resto della maggioranza. Orlando avrebbe vagliato più nomi, ma sarebbe propenso a scegliere una figura di esperienza dal mondo delle imprese, rigorosamente palermitana, così come già fatto in passato con Marco Di Marco o Iolanda Riolo. Un tecnico di alto profilo, dicono da Palazzo delle Aquile, in un assessorato delicato anche per le elezioni alle porte.
PALERMO – Il dado è tratto: alle 15.30 il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presenterà i suoi due nuovi assessori che prenderanno il posto dei renziani dopo la crisi della scorsa settimana al Comune. Le trattative sono frenetiche e sono ancora in corso, ma un dato sembra ormai assodato: il Partito Democratico non sarà della partita e questo non è certo un bel segnale per l’amministrazione di piazza Pretoria.
Nei giorni scorsi i dem avevano diramato un comunicato per dire di non essere interessati a entrare nella giunta del Professore, chiedendo di scegliere “figure di livello che abbiano voglia di dare un contributo a traghettare il Comune in questo scorcio di mandato”. Un modo gentile per tenersi le mani libere e non legarsi troppo a un governo della città che in questo momento non riscuote più i consensi di un tempo. Le bare al cimitero dei Rotoli viaggiano verso quota 900, i cantieri in viale Regione Siciliana sono fermi, i ponti Corleone e Oreto aspettano ancora gli interventi di messa in sicurezza.
A questo punto, il sindaco Orlando non può fare altro che guardare ai suoi: Sinistra Comune ha già un assessore e di partiti non ne sono rimasti più, visto l’addio di Italia Viva. E’ probabile quindi che uno dei due assessori sia un tecnico, l’altro invece potrebbe essere espressione del gruppo di Avanti Insieme, cioè degli orlandiani duri e puri: i nomi che circolano sono quelli di Valentina Chinnici, espressione del mondo della scuola, e di Toni Sala, ingegnere al secondo mandato. Scelta che dovrà fare i conti anche con eventuali surroghe a Sala delle Lapidi.
Le deleghe a disposizione (sempre che non si vada a un rimescolamento) sono quella ai Cimiteri, che si porta dietro anche Verde, Patrimonio e Reset, e quella più pesante alle Attività produttive, considerata decisiva anche in vista dei prossimi mesi. Una giunta meno politica di quanto ci si aspettava e che sarà sempre più a immagine e somiglianza di chi la guida, come nel caso di Rap: mandato via il renziano Peppe Norata, è stato scelto il fedelissimo Maurizio Miliziano a cui adesso toccherà gestire un’azienda con una crisi dei rifiuti alle porte, una mobilità da Reset da definire e un aumento Tari da far approvare dal consiglio comunale. Sfide complicatissime, come quelle che attendono i nuovi assessori di una giunta all’ultimo giro di boa.
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24 Aprile 2021, 10:45