"Faremo un'opposizione costruttiva| Voteremo gli atti utili alla città" - Live Sicilia

“Faremo un’opposizione costruttiva| Voteremo gli atti utili alla città”

Il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Giulio Tantillo (nella foto), annuncia un'opposizione costruttiva a Sala delle Lapidi. Ma avverte: "Nessuna fuga in avanti". E sul suo partito aggiunge: "Apriamo a Fli e moderati dell'Mpa. Per le regionali mi candido alla presidenza".

PALERMO. GIULIO TANTILLO (PDL)
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4 min di lettura

E’ stato il consigliere comunale più votato alle elezioni del 6 e 7 maggio. Al suo terzo mandato, Giulio Tantillo è una sorta di veterano di Sala delle Lapidi, in cui ha svolto il ruolo di capogruppo del Pdl sotto la sindacatura Cammarata. Ma ora che a Palazzo delle Aquile ha fatto il suo ritorno Leoluca Orlando, Tantillo promette un’opposizione costruttiva e dialogante.

Consigliere Tantillo, che tipo di opposizione farete in Aula appena si insedierà il nuovo consiglio comunale?
“La nostra sarà un’opposizione costruttiva. Di sicuro, non faremo mai un’opposizione sul modello di quella che abbiamo subito in questi anni. Siamo pronti al dialogo e a votare quei provvedimenti che faranno il bene della città”.

Il sindaco ha dichiarato di essere disponibile al dialogo con le opposizioni…
“Ed è una cosa che ho molto apprezzato. Il primo cittadino ha parlato di collaborazione ed è quella che offriremo, senza inciuci e nel rispetto dei ruoli. Viviamo un momento di emergenza e la collaborazione è un atto quasi dovuto”.

Il primo tema su cui testare una possibile intesa potrebbe essere proprio il bilancio. Lo voterete?
“Sì, io sono disponibilissimo a votare il bilancio presentato dal commissario Luisa Latella, anche perché comprendo che è necessario dotare la città di uno strumento finanziario. In caso contrario, sorgerebbero dei gravi problemi per la collettività”.

Che opinione si è fatto di questa giunta?
“Valuterò Orlando e la sua giunta man mano che porteranno avanti quanto promesso in campagna elettorale. Ripeto, siamo disponibili a collaborare ma nessuno pensi che essere minoranza voglia dire subire passivamente qualsiasi cosa. Si accorgerebbe ben presto del tipo di opposizione che siamo in grado di fare. Non è una sfida, intendiamoci, ma solo un invito a lavorare tutti insieme con serenità. Siamo qui per aiutare l’amministrazione ad andare avanti. E voglio aggiungere che ho molto apprezzato in questo frangente il lavoro del senatore Fabio Giambrone. Agli assessori, però, voglio dare un consiglio”.

Ovvero?
“Nessuna fuga in avanti o corse solitarie, senza il dovuto coinvolgimento del consiglio”.

Cosa si aspetta dalla maggioranza?
“Un’apertura sia per l’ufficio di presidenza, che per la presidenza delle commissioni consiliari. Noi, ribadisco, siamo pronti a un’opposizione costruttiva: sono sufficienti quattro o cinque persone di esperienza”.

Passiamo al Pdl. Le ultime elezioni sono state una bella batosta per il partito…
“Premetto subito che sono molto vicino all’onorevole Angelino Alfano, nei cui confronti nutro una profonda stima e che ringrazio per quanto di buono sta facendo per il Pdl, in un momento non facilissimo e ricoprendo un incarico assai delicato. Detto questo, sulle ultime elezioni faccio un’analisi di ampio respiro, poi decidano i vertici e gli elettori di chi sia la responsabilità. Il partito per troppo tempo non ha avuto una guida, anzi si è appiattito sulle posizioni di alcuni esponenti che, a torto o a ragione, sono stati considerati quasi dei padri-padrone del Pdl. Gli elettori li hanno bocciati e hanno premiato solo chi è presente nel territorio, e questo vale per tutti i partiti. I vari deputati si sono allontanati dalla gente e i risultati sono evidenti”.

Lei è risultato il consigliere più votato. Sarà una responsabilità in più per lei?
“Io continuerò a lavorare come ho sempre fatto e mi auguro che il mio consenso elettorale venga valorizzato. Per questo mi candido alla presidenza della Regione, come ho già annunciato in Direzione. Sono pronto ad assumere incarichi di alto livello nel partito”.

E nel partito come hanno preso questa sua candidatura?
“Un po’ freddamente, ma ho detto subito che di fronte a nomi autorevoli come quello di Gianfranco Micciché, di Giampiero D’Alia o di autorevoli esponenti della cultura, sono pronto a fare dieci passi indietro. Ma se parliamo di nomi legati alla città e al territorio, rimango in corsa”.

Scoma e Cannella, ovvero i coordinatori provinciale e cittadino del Pdl, dovrebbero dimettersi?
“No, hanno lavorato benissimo e sono stati eletti da appena due mesi, diamogli del tempo. Li giudicherò sulla base delle prossime elezioni regionali e provinciali”.

A cosa è stata dovuta la sconfitta del Pdl?
“A quello che è successo nelle circoscrizioni, cosa a cui in molti non danno peso. Abbiamo perso la presidenza di otto circoscrizioni su otto, una cosa che non si era mai verificata negli ultimi vent’anni. Orlando ha preso gli stessi voti del 2007, siamo noi ad esserci spaccati al comune e nelle circoscrizioni. Mi auguro che i moderati, ovvero Pdl, Cantiere popolare, Udc, Grande Sud e anche Fli e i moderati dell’Mpa possano unirsi per dare alla Sicilia una guida autorevole. La Sicilia è tradizionalmente di centrodestra, diamo a Cesare quel che è di Cesare”.

Apertura anche a parte del Terzo polo, quindi?
“Sì, certamente, anche se le posizioni di Fabio Granata sono difficilmente compatibili con le nostre, in quel caso il confronto è arduo. Aricò invece è una persona con la quale poter dialogare”.


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