Orlando: “La scuola materna |è un diritto costituzionale”

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03 Agosto 2012, 20:57

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“La scuola materna è un diritto riconosciuto dalla Costituzione, il ministro Profumo si è mostrato sensibile. Abbiamo presentato un emendamento alla camera e chiediamo a tutte le forze politiche di unirsi in questo senso”. Le parole di Leoluca Orlando rassicurano su un tema delicatissimo come quello dell’istruzione primaria palermitana. La questione delle scuole materne, infatti, è tornata in aula consiliare. A chiedere l’intervento del sindaco Leoluca Orlando, che nella seduta di oggi ha incontrato i consiglieri con la sua giunta, è stato l’esponente di Grande Sud, Edy Tamajo.

 Il consigliere miccicheiano ha denunciato come a Palermo “ci sono mille bambini iscritti che resteranno a casa e 44 insegnanti a spasso che non possono essere assunte”. Unica soluzione: una deroga al patto di stabilità, che consenta al comune di stipulare nuovi contratti.

Perché i soldi per le assunzioni delle insegnanti di scuola materna, ci sono, “ma non possiamo assumere nessuno”. E’ il “paradosso” che da mesi l’assessore comunale alla Scuola Barbala Evola sta cercando di superare attraverso un filo di interlocuzione con il governo nazionale.

“Quando il ministro all’Istruzione Francesco Profumo è venuto a Palermo, lo scorso 13 luglio – ha spiegato la Evola – ho fatto presente che la scuola siciliana versa in una situazione drammatica: il patto di stabilità non permette di assumere supplenti, annuali e temporanei, e insegnanti di sostegno. I fondi ci sono ma non possiamo contrattualizzare nessuno”.

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Una situazione che, anche se con alcune particolarità, è comune ad altri centri italiani: “Anche a Bologna, dove ieri ho incontrato la mia omonima, ci sono problemi per le assunzioni. Ma lì l’80 per cento delle richieste del territorio sono soddisfatte. A Palermo, inoltre abbiamo un’anomalia tutta nostra: le ex lsu, che hanno contratto part time, non riescono a garantire un servizio concreto il pomeriggio”.

“Le sezioni chiuse l’anno scorso sono 33 – spiega l’assessore alla Scuola – Mentre sono ottocento i bambini che si sono visti chiudere le porte delle scuole. Alcuni già erano stati scolarizzati e si sono ritrovati fuori, costretti a rivolgersi alle materne statali o ai privati”. “Il problema – ha aggiunto – è che la trasformazione della società non si è accompagnata ad una trasformazione del sistema scolastico, che non può più garantire un servizio necessario a quelle donne che lavorano”.

E l’emendamento cui ha fatto riferimento Orlando in aula è stato stilato dalla stessa amministrazione: “Accompagnato da una lettera del sindaco – ha detto Evola – abbiamo inviato al ministro Profumo il testo dell’emendamento, che abbiamo chiesto anche al senatore Fabio Giambrone di portare in Commissione, con l’augurio che presto questo problema sarà risolto”. Un problema che riguarda anche molti degli alunni con disabilità, che “già iscritti alla scuola primaria – conclude l’assessore – l’anno prossimo non avranno assicurato il sostegno”.

 

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03 Agosto 2012, 20:57

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