15 Febbraio 2016, 15:54
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PALERMO – Un mini rimpasto, un cambio di appena due caselle che però segna un’altra tappa nel processo di avvicinamento alle elezioni e che ha conseguenze anche sulla Rap. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha infatti annunciato oggi in conferenza stampa i nomi dei suoi due nuovi assessori: Sergio Marino, fino a questa mattina presidente della partecipata che ha ereditato quel che restava dell’Amia, e il docente universitario Gianfranco Rizzo.
Una mossa non del tutto inaspettata, quella del Professore: da mesi circolavano voci sul possibile passo indietro di Cesare Lapiana, con delega allo Sport e all’Ambiente, che per motivi personali aveva chiesto da tempo di poter essere esonerato da un ruolo così impegnativo. Il primo cittadino lo aveva pregato però di aspettare, almeno fino a quando non avrebbe trovato un sostituto, e ha approfittato dell’occasione per il secondo cambio, quello di Francesco Maria Raimondo: l’ex direttore dell’Orto botanico, nominato a maggio 2014 al Verde, lascia infatti la giunta di comune accordo con Orlando. Non è un mistero che il fondatore della Rete nutrisse profonde riserve sull’operato di Raimondo, a cui viene imputata la mancanza di un profilo “politico” che andasse oltre le mere capacità tecniche. Il piano per la Favorita, annunciato in solitaria dal sindaco, era stato solo l’ultimo segnale di una profonda insofferenza, ma anche le divergenze sulla gestione del canile hanno avuto il loro peso. Lapiana e Raimondo si sono presentati però in conferenza, manifestando così piena condivisione rispetto alle scelte del sindaco: tutti e due dovrebbero restare vicini al primo cittadino con un ruolo ancora da definire, specie Lapiana che continuerebbe a occuparsi di Sport facendo da assessore ombra.
E così oggi Orlando cambia ancora: dopo la nomina di Abbonato al posto di Marchetti, di Arcuri, Raimondo, Marano e Gini in sostituzione di Bazzi, Barbera, Di Marco e Giuffrè, dopo la staffetta Giambrone-Cusumano, adesso è la volta di due nomi (tre con la nomina a presidente Rap) che sono comunque di uomini fedelissimi.
Sergio Marino, storico direttore dell’Arpa e dal 2014 alla guida della Rap, riunirà le deleghe al Verde e all’Ambiente (oltre il canile), sdoppiate fra Raimondo e Lapiana dopo il benservito a Barbera. Un premio per il non facile (ma apprezzato) lavoro svolto a piazzetta Cairoli, dove ancora si sta gestendo la difficile transazione tra un passato targato Amia e un futuro che si spera più roseo. Al suo posto, alla guida della partecipata, va l’architetto Roberto Dolce, già dirigente a contratto durante la Primavera orlandiana. Gianfranco Rizzo invece è un docente universitario ed erediterà le altre deleghe di Lapiana, ossia Comunicazione, Sport e Innovazione a cui aggiungere i fondi europei: non per niente Rizzo, già indicato come assessore nel 2007 da Orlando, è Energy manager dell’Ateneo palermitano e insegnante in questo campo.
“Abbiamo pensato di riaccorpare funzionalmente Ambiente e Verde, oggi possibile grazie al lavoro spesso ingrato fatto in passato – ha detto Orlando – con un’unica realtà che si occupi di questo settore, come già fatto con successo a Danisinni o in viale Regione. Le aziende non sono più repubbliche separate. La Favorita o il parco Cassarà restano temi strategici, ecco perché abbiamo chiesto la disponibilità di Sergio Marino. Cesare Lapiana continuerà ad aiutarci con lo sport, per la banda larga e le energie alternative si aprono prospettive inimmaginabili”. Rizzo si occuperà di Sispi e Amg, Marino di Rap, Reset e Palermo Ambiente. “Dolce è un esperto di pubblica amministrazione – ha aggiunto il sindaco – Rap è messa in salvo ma bisogna completare il processo di riorganizzazione. Raimondo ci darà ancora una mano per il roseto o per il Cassarà”.
La decisione di Orlando di rivolgersi a tecnici, comunque, ha un peso non indifferente: niente politici, nessuna apertura ai partiti in vista delle urne, nessuno scambio di poltrone. Il Professore conferma la sua decisione di restare distante dai partiti e si lascia qualche spazio di manovra da qui ai prossimi mesi. Ma l’essersi affidato a Marino e l’aver dato il benservito a Raimondo sono la cartina tornasole anche di un altro fattore: il sindaco sa che manca poco alle elezioni e non vuole più defaillance, nemmeno nel settore del Verde, tanto da essersi rivolto a un uomo capace e rodato come l’ex presidente Rap.
“Entro in punta di piedi – ha dichiarato Rizzo – in un clima di amicizia e di concordia. Sono consapevole che si tratta di deleghe pesanti, non so se sarò all’altezza ma ce la metterò tutta. E’ stato creato un terreno favorevole per lavorare, si può fare tanto in questo anno e mezzo. Nel campo dell’energia ci sono tanti bandi a cui poter partecipare”.
“Faccio parte di questa squadra da due anni e mezzo – ha aggiunto Marino – e ho lavorato grazie al sostegno del sindaco e dell’assessore Lapiana. La delega mi consentirà di continuare a seguire la Rap collaborando con il nuovo presidente. Ho conosciuto Raimondo al parco delle Madonie e sono contento di poter collaborare con lui”.
“Avevo già analizzato alcuni aspetti delle partecipate – ha dichiarato Dolce – non potevo sottrarmi a questo impegno, molto è fatto grazie a Sergio Marino ed è un ottimo punto di partenza”.
CHI SONO MARINO, DOLCE E RIZZO
LAPIANA E RAIMONDO: “PERCHE’ LASCIAMO”
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15 Febbraio 2016, 15:54