Albergo delle povere in affitto | La Regione si muove per acquisirlo

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18 Novembre 2019, 16:51

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PALERMO – L’Albergo delle povere sarà interamente di proprietà della Regione. E proprio nel complesso monumentale in Corso Calatafimi a Palermo potrebbe nascere il centro direzionale dei beni Culturali regionali. È scritto nero su bianco su una delibera approvata dal governo regionale su proposta dell’assessorato ai Beni Culturali, al momento guidato dal governatore Nello Musumeci che ha acquisito l’interim dalla morte del compianto Sebastiano Tusa.

I dettagli dell’operazione immobiliare non sono ancora stati definiti ma l’intenzione dell’acquisto è più che chiaro: l’Albergo delle povere deve tornare nelle mani di un unico proprietario, e cioè la Regione. Una parte dell’immobile è già infatti utilizzato dall’amministrazione regionale per svolgervi mostre e convegni. Il governo adesso punta all’acquisto o all’esproprio della parte del complesso di proprietà dell’Ipab (Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza, ndr) “Principe di Palagonia e Conte di Ventimiglia”.

La decisione della giunta di avviare la contrattazione per l’acquisto arriva dopo che l’Ipab, il 5 novembre ha pubblicato un avviso per dare in affitto i locali. Nello stesso documento vengono rese noti l’estensione dell’edificio: circa 9.500 metri quadrati, e il canone annuo dell’affitto ritenuto congruo dagli uffici del Comune di Palermo: più di 535mila euro all’anno.

Stando a quanto si legge nella delibera della giunta regionale l’immobile al momento “risulta in stato di abbandono” e l’ipotesi di affitto frazionato offerta dall’Ipab porterebbe a “nefande conseguenze – così si esprime il governo regionale -, facilmente intuibili”. L’assessorato ai Beni culturali ha quindi contattato il Cda dell’Istituto per manifestare la disponibilità a comprare l’immobile.

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Adesso Palazzo d’Orleans ha dato mandato agli uffici del dipartimento Tecnico regionale per comprendere in quanto è stimato il valore dell’immobile. Poi si aprirà la fase di contrattazione vera e propria che potrebbe anche concludersi senza un accordo. In questa seconda eventualità, però, il governo Musumeci ha già pronto il piano B. Il “Real albergo dei poveri”, questo è il vero nome della struttura, infatti, è stato dichiarato immobile di interesse culturale e alla luce di questa qualifica può essere espropriato per esigenze di pubblica utilità per esigenze di tutela e conservazione della struttura. Insomma, che ci sia l’accordo o meno la Regione sarà la proprietaria dell’intero edificio.

Sul futuro utilizzo ci sono più ipotesi. A partire, come detto, da quella di realizzare presso il complesso il centro direzionale dei Beni Culturali e quindi la nuova sede degli uffici del dipartimento e dell’assessorato. Fra le altre ipotesi viene elencata anche la possibilità di realizzarvi un centro congressi o la sede di mostre ed esposizioni temporanee e permanenti.

 

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18 Novembre 2019, 16:51

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