09 Gennaio 2017, 08:30
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PALERMO – Due rigori in due gare scaturiti entrambi da ingenuità singole dei difensori centrali. Un copione visto troppe volte in questa sfortunata stagione del Palermo che si è trovata negli ultimi 180’ a pareggiare in pieno recupero con il Pescara e poi perdere il match decisivo per la salvezza contro l’Empoli al ‘Castellani’. Gli episodi che hanno visto andare poi in rete dagli undici metri Biraghi e poi Maccarone nascono da due errori di Gonzalez e Cionek, elementi su cui Eugenio Corini ha puntato per dare equilibrio ad una retroguardia fra le più battute della massima serie, che nemmeno con l’ex Chievo sono riusciti a cambiare il proprio trend negativo.
Se ai già due menzionati si aggiunge infatti Goldaniga, la percentuale di errori commessi dalla difesa rosanero allora s’innalza in maniera esponenziale. Proprio l’ex Perugia, che sotto la gestione Corini ha all’attivo un gol nella rimonta col Genoa ma anche sulla coscienza il retropassaggio scriteriato a favorire Pellissier nella sfida casalinga contro il Chievo, accostato ultimamente al Torino è risultato i migliore nelle ultime uscite dei rosanero e in un momento talmente critico per la retroguardia la società siciliana potrebbe pensare di tenerlo in rosa per non indebolire ulteriormente quello che fino ad ora è il peggior reparto della formazione.
Ciò che è emerso con evidenza una volta di più in Toscana, al di là della scarsa vena realizzativa degli uomini di Corini, è dunque la necessità di almeno un nuovo rinforzo per la difesa di cui il tecnico rosanero avrebbe volentieri voluto anche prima della trasferta contro il collega Martusciello invece di dover schierare ancora una volta gli stessi tre elementi, dovendo rinunciare agli infortunati Rajkovic e Andelkovic. Eppure il club di viale del Fante qualche tentativo per accontentare il proprio allenatore lo aveva fatto (vedi i vari Bovo, Heurtaux, Diakitè e Andreolli trattati ma alla fine sfumati, ndr) posto poi attendere il match con l’Empoli per stabilire il tipo di mercato d’affrontare.
Adesso che la classifica recita però un -7 dai toscani quartultimi, che equivale quasi ad una condanna per i rosanero, la dirigenza siciliana dovrebbe comunque concentrare le sue energie nella ricerca di un rinforzo che riesca quantomeno a dare a Corini, messo sulla graticola dal patron Zamparini con le voci che vorrebbero un ritorno di Roberto De Zerbi neanche tanto lontano, la possibilità di far rifiatare i pochi elementi a sua disposizione. A mancare all’ex capitano rosanero adesso però sembra il tempo visto che, anche se dovesse arrivare qualcuno in settimana (Ranocchia resta il nome più accreditato anche se bisognerà capire se l’Inter sia disposta a pagare gran parte dell’ingaggio del calciatore, ndr), se con il Sassuolo non arriveranno punti la rivoluzione non toccherà il campo ma ancora una volta la panchina.
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09 Gennaio 2017, 08:30