PALERMO – Un gruppo agguerrito e senza scrupoli, che avrebbe messo a segno una raffica di rapine nella zona di Ballarò, anche ai danni di turisti. Cinque persone sono state arrestate dalla sezione Antirapina della squadra mobile di Palermo che ha ricostruito una serie di colpi particolarmente violenti, compresi alcuni assalti in banca, avvenuti tra il novembre e il luglio 2013.
In una circostanza i rapinatori, simulando un incidente stradale, bloccarono per strada la vittima, la scaraventarono fuori dall’auto picchiandola per impadronirsi anche dell’auto. In un altro caso una giovane turista venne trascinata con violenza, nel disperato tentativo di trattenere la propria borsa, riportando gravi lesioni. Il luogo di azione principale prescelto dalla banda per riunirsi e poi compiere le rapine era il quartiere di Ballarò, territorio nel quale vantavano una notevole influenza ed in cui esercitavano un pressante controllo del territorio.
A capo del gruppo ci sarebbe stato Emanuele Rubino,già coinvolto nell’operazione “Maqueda” di maggio, ritenuto responsabile del tentato omicidio di Yusupha Susso, giovane gambiano ferito lo scorso 4 aprile, con un colpo d’arma da fuoco alla testa, per avere reagito all’ennesimo atto di gratuita sopraffazione proprio in quella zona. Quel giorno l’aggressione avvenne all’altezza di via Fiume, dove Rubino si recò impugnando una pistola. Gli altri arrestati sono Vittorio Di Maio, 24 anni, Marco fascella, 24 anni, Francesco Napoli, 22 anni e Paolo Amatuzzo, 31 anni. Quest’ultimo è attualmente irreperibile.
