29 Settembre 2022, 18:18
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PALERMO – “Abbiamo visto che era nel letto…”. Inizia così il drammatico racconto che ha portato all’arresto di un uomo che vive in un quartiere periferico di Palermo. Ha compiuto atti sessuali con la figlia. Ad accusarlo sono state la moglie ed un’altra figlia. Hanno detto la verità.
C’era una telecamera nella cameretta della bimba, collegata tramite una App al cellulare della sorella. Ad ogni strano movimento il sistema manda un avviso sul telefonino. Ed è accaduto anche un giorno di fine agosto scorso. Madre e figlia erano andate a fare shopping in un centro commerciale. In casa era rimasto il padre con la piccola.
Sul cellulare guardavano quelle immagini terribili, così descritte agli agenti della squadra mobile e al pubblico ministero: “… si stava masturbando guardandola… le ha abbassato le mutandine…”. È iniziata una corsa disperata per rientrare a casa. Probabilmente è stato evitato il peggio. Madre e figlia cercavano di fare più in fretta possibile e nel frattempo scorrevano le immagini in diretta. Si vedeva il padre che “stava facendo un movimento con la gamba come se volesse salirle di sopra”.
Il giudice per le indagini preliminari non ha dubbi. È certo che “egli stesse aspettando quel momento (quando la moglie è uscita di casa, ndr) e che lungi dall’essere colto da un impulso irrefrenabile, abbia deciso di agire e scelto quando farlo, nella certezza di potere agire indisturbato”.
Una volta scoperto e messo di fronte all’evidenza degli screenshot del telefonino, c’è stata una “iniziale e spudorata negazione anche di fronte all’evidenza della telecamera”. Da un mese l’uomo è rinchiuso in carcere.
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29 Settembre 2022, 18:18