15 Ottobre 2024, 09:07
1 min di lettura
PALERMO – C’è una zona nel quartiere Sperone che tutti la chiamano “ai cancelli”. La polizia ha documentato migliaia di cessioni di crack e nella notte è scattato il blitz. Sono diciotto le persone arrestate nell’ambito di un’inchiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo.
I poliziotti del commissariato Brancaccio, tra il 2020 e il 2022, hanno monitorato un’area condominiale. L’accesso ai box era stato chiuso con grate e cancelli. Le vedette avvisavano dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. La zona era protetta dalle ronde. Tutto inutile, gli agenti hanno “bucato” il servizio di sicurezza del “fortino” della droga.
I clienti arrivavano da Palermo e da altre province siciliane. I pusher avevano un turno di lavoro: dalle 8:00 alle 18:00 e dalle 18:00 alle 2:00. Gli incassi finivano in una cassa comune.
Si stima che dal 2020 al 2022 l’associazione abbia avuto un volume di affari da 50.000 euro al mese. A gestire gli affari due gruppi familiari. Erano arrivati ai ferri corti e c’era stato un violento pestaggio. Poi fu siglata la pace in nome degli affari.
In uno dei box, una sorta di take away della droga dove i clienti sostavano in auto, moto o a piedi per pochi secondi, giusto il tempo di prendere la dose, pagare e andare via, la banda aveva organizzato anche una rivendita di bibite. Qui i nomi degli arrestati.
Molti clienti sono stati fermati e identificati. Hanno confermato di avere comprato la droga i cui consumi sono in forte crescita tra i giovani. Il crack dilaga e brucia la vita dei nostri ragazzi.
Pubblicato il
15 Ottobre 2024, 09:07
vai a questa pagina